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PIGNATARO MAGGIORE – Pd, dare un taglio alle élite: ripartire da chi è culturalmente legato alla sinistra

PIGNATARO MAGGIORE (di Libera Penna) – Il Pd per anni si è consolato parlando  una  lingua pulita, senza rendersi conto che era una lingua morta e autoreferenziale, incomprensibile ai cittadini. Gli esponenti del Pd  sono stati percepiti dai cittadini  come bravi solo nelle manovre di palazzo e a tutelare i loro interessi.  Un partito senza un’anima  non può che apparire come un fantasma evanescente. Il  PD negli anni si è trasformato in  una élite di benpensanti e benestanti separata dal popolo.  Serve una classe dirigente in grado di sanare  la frattura tra la sinistra e i cittadini, che sia selezionata dal basso e non sia frutto di cooptazioni familistiche. Bisogna che la sinistra sappia aprirsi alle forze migliori della città e non chiudersi nella consapevolezza fallace di essere il meglio che in termini di classe dirigente il paese possa offrire.  Nonostante la distanza tra la classe dirigente della sinistra locale e il paese,  nonostante i danni fatti in anni di malgoverno, esiste ancora una rete di personalità culturalmente legate alla sinistra, ed è da loro che bisogna ripartire, almeno che qualcuno non voglia condannare la sinistra a cent’anni di solitudine e di irrilevanza politica e sociale.

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