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Foto di repertorio

PIEDIMONTE MATESE – Nei bar invece di andare a scuola, nei guai i genitori: scattano quattro denunce

PIEDIMONTE MATESE  – Giro di vite dei Carabinieri contro la dispersione scolastica, quattro genitori nei guai. Troppe assenze, davvero molte in soli pochi mesi di attività scolastica. Un fenomeno notato dapprima dalla scuola e poi, considerato che proseguiva nel tempo, ha messo sul “chivalà” i Carabinieri già da tempo impegnati ad arginare il drammatico problema della dispersione scolastica. In questi giorni l’attività svolta dai militari nel delicato settore, soprattutto quando il fenomeno riguarda alunni delle scuole dell’obbligo, ha portato ad indagare quttro genitori di studenti che dall’inizio dell’anno scolastico, solo sporadicamente si sarebbero visti seduti tra i banchi. Teatro delle indagini condotte dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Piedimonte Matese e delle locali Stazioni, vari istituti scolastici ubicati nel territorio pedemontano ed alifano, dove alcuni ragazzini avrebbe dovuto frequentare le classi delle scuole dell’obbligo. Ma gli studenti in questione si sarebbero fatti vedere solo in rarissime occasioni dall’inizio dell’anno, per poi gradualmente assentarsi costantemente. In un primo momento la cosa é passata in sordina; però quando le assenze sono diventate davvero troppe, sono entrati in azione i militari dell’Arma, i quali, al termine di una prima fase dell’attività investigativa hanno denunciato quattro genitori alla competente Autorità Giudiziaria, per inosservanza dell’obbligo di garantire l’istruzione ai figli minori. Un obbligo in molti casi disatteso soprattutto per la superficialità con cui viene ancora considerata la formazione scolastica. Un problema di esclusivo carattere sociale riscontrato anche nel comprensorio matesino, così come in altre zone del sud-Italia. Come si ricorderà, analoghe operazioni dei Carabinieri di Piedimonte Matese, già gli scorsi anni, portarono all’emissione di decine di denunce a carico di genitori che omettevano l’obbligo dell’istruzione ai propri figli. Al di là di tutto, comunque, l’attività di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica non é conclusa. Le indagini, infatti, vanno avanti e, per i prossimi giorni non si escludono ulteriori sviluppi. Si sta in particolare cercando di fare luce anche sulle motivazioni che hanno indotto questi giovanissimi studenti a non frequentare la scuola. Un chiaro segnale dell’Arma impegnata su tutto il territorio con una costante opera di controllo dentro e fuori le scuole al fine di prevenire l’insorgenza di devianze minorili.

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