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Marzano Appio / Teano –Diffamò il comandante dei vigili urbani, a dicembre la sentenza

Marzano Appio / Teano –  Un semplice difetto di notifica ha impedito il regolare svolgimento del processo a carico di un 50enne di Teano. L’udienza è stata spostata al prossimo dicembre quando dovrebbe esserci la discussione nel merito e quindi anche la sentenza. L’imputato, è finito sotto processo per aver diffamato l’allora comandante dei vigili urbani. L’imputato è accusato di aver violato l‘articolo 595 del codice penale per aver, comunicato con più persone e offeso la reputazione di Enzo Bruno Colucci, Comandante della Polizia Municipale di Teano, attraverso uno scritto inviato per conoscenza, in forma priva di riservatezza, all’assessore al commercio, al sindaco ed ai responsabili dell’ufficio commercio e affari generali, e finanze del comune di Teano, recante le seguenti frasi :
“… come mai in questi 13 mesi lei essendo a conoscenza dei fatti, si è reso complice, proteggendo i trasgressori, complicità e protezione dovuta al fatto che in questi 13 mesi lei non ha fatto nulla affinchè questo non accadesse e che gli stessi nel frattempo hanno continuato indisturbati nella loro attività, abusando / violando, anche con la vostra presenza indifferente sul luogo, le norme del regolamento comunale. Ma il suo compito non è quello di far rispettare le regole e non quello di farle violare? Come mai anche dopo aver ricevuto l’incarico da parte del responsabile area affari generali ad oggi e a distanza di 26 giorni ha continuato a proteggere e coprire, senza nulla fare per evitarlo, questo abuso / violazione ed evasione che persiste nel tempo (circa 20 anni), oltretutto a sua conoscenza, contribuendo a produrre un danno erariale nei confronti del comune di Teano, danno che si aggira all’incirca a 69.120,00 euro.”
In sostanza l’imputato – Alessandro L. – accusava, nel documento inviato all’assessore ed ad alcuni uffici del municipio teanese, l’allora capo della polizia municipale di proteggere alcuni commercianti ambulanti, ritenuti abusivi. Accuse ritenute da Colucci (difeso dall’avvocato Marco Andrea Zarone) infondate e diffamatorie tanto che ha promosso l’azione penale per ottenere giustizia. Entro pochissimo tempo sarà emessa la sentenza da parte del giudice di pace di Teano che scriverà un primo capitolo sul caso.

 

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