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ROMA – La disoccupazione supera l’11% e la casta invece fa finta di niente mentre il paese affonda. Serve la rivolta popolare

ROMA – Disoccupazione: sfondata soglia dell’11%, quasi 3 milioni i disoccupati.

L’Istat comunica una serie di pesanti record: +100 mila senza lavoro in un mese

Mentre il paese affonda, mentre ai giovani viene negato non solo il diritto al lavoro ma anche il diritto a immaginare un futuro migliore, la casta pensa solo a se stessa. I parlamentari puntano solo a mantenere i loro priviligi e affamandono un paese già sull’orlo del precipizio.La destra e la sinistra, passando per il centro, negano alla gente anche la possibilità di scegliere i propri rappresentanti; per questo non si vuole approvare una legge elettorale capace di cancellare un sistema di voto simile a quello dei paesi del sud America. Per questonon si vuole evitare di riempire il parlamento, nuovamente, di starlet e di incapaci. I  parlamentari italiani hanno fallito, tutti. Devono essere cacciati per poter ricominciare. Mentre il paese è alla deriva – nonostante il super governo di tecnici che doveva salvarci (ma in realtà è stato capace solo di salvare i poteri finanziari a danno delle famiglie) la politica discute sulla possibilità di un nuovo governo Monti. Solo la rivolta popolare e l’assalto al parlamento potrà ridare dignità all’Italia e speranza ai giovani, cacciando per sempre una casta famelica, corrotta e incapace. La casta è la vera responsabile di questo disastro economico e finanziario.
Il tasso di disoccupazione a ottobre supera la soglia dell’11%, raggiungendo l’11,1%, in rialzo di 0,3 punti percentuali su settembre e di 2,3 punti su base annua. Lo rileva l’Istat (dati destagionalizzati e provvisori). E’ il tasso più alto da gennaio 2004 (inizio serie mensili). Guardando alle serie trimestrali è il maggiore dal primo trimestre ’99.

Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a ottobre è al 36,5%, è il livello più alto sia dall’inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia dall’inizio delle serie trimestrali, IV trimestre 1992. Lo rileva l’Istat (dati destagionalizzati e provvisori) aggiungendo che tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 639 mila.

A ottobre il numero record di disoccupati deriva da un aumento del 3,3% su base mensile, con quasi cento mila persone in più alla ricerca di un impiego rispetto a settembre (+95 mila), mentre su base annua si contano 644 mila disoccupati in più, con un rialzo del 28,9%.

Il numero dei disoccupati a ottobre e’ di 2 milioni e 870 mila. E’ il livello più alto sia dall’inizio delle serie storiche mensili, gennaio 2004, sia dall’inizio delle serie trimestrali, IV trimestre 1992. Lo rileva l’Istat in base a dati provvisori e destagionalizzati.

Nel terzo trimestre i dipendenti a termine sono 2 milioni 447 mila a cui si aggiungono 430 mila collaboratori, sommando le due categorie si arriva a 2 milioni 877 mila lavoratori precari, il massimo dall’inizio delle serie trimestrali relative, dal III trimestre 2004. Se si guarda solo ai dipendenti a tempo il record è dal III trimestre ’93.

In Italia nel terzo trimestre si contano 3 milioni 847 mila lavoratori part time, si tratta del livello più alto dal terzo trimestre 1993, in base a confronti tendenziali. Lo rileva l’Istat, sottolineando che oltre la metà, circa il 58%, è fatto da part time involontario, ovvero da lavori accettati in mancanza di un impiego a tempo pieno.

A ottobre 2012 gli occupati sono 22 milioni 930 mila, sostanzialmente stabili rispetto a settembre. Su base annua si registra un calo dello 0,2%, -45 mila unità. Lo rileva l’Istat. Il tasso di occupazione è così pari al 56,9%, in aumento di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale, invariato rispetto a dodici mesi prima.

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