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Marzano Appio – La protesta di Campagnola contro il sindaco, le ragioni di Ferrucci

Marzano Appio (di Nicolina Moretta) – Il merito alle critiche ricevute dal sindaco Eugenio Ferrucci da un gruppo di cittadini di Campagnola nel giorno della festa patronale del paese, frazione di Marzano Appio, la fascia tricolore spiega le sue ragioni:
“La festa patronale di Campagnola si è svolta quest’anno l’ultima domenica di maggio e non la seconda come per consuetudine. Ogni anno all’interno di tale festa si è sempre svolta una cerimonia civile di commemorazione dei civili caduti durante la seconda guerra mondiale con particolare riferimento alle vittime innocenti oggetto di rappresaglia da parte dei tedeschi che occupavano il territorio. In tale cerimonia, a cura dell’amministrazione comunale, il Sindaco, quale rappresentante dell’intera comunità depone una corona di alloro sul monumento in marmo presente al centro del paese,pronunciando a seguire un breve discorso commemorativo.
Nei giorni precedenti l’evento festivo ho dato il mio personale contributo ad un membro del comitato festa assicurandogli poi la somma necessaria all’acquisto della corona. Sabato 26 maggio ho ricevuto una telefonata da parte di un ex consigliere comunale di maggioranza il quale mi informava che la predetta cerimonia quest’anno non si sarebbe svolta. Tutto ciò non vero perché subito dopo venivo a conoscenza che la corona era stata già commissionata dal comitato festa presso un fioraio di Vairano Scalo: sulla fascia era stato richiesto di scrivere ‘Il popolo di Campagnola’.
Nella mattinata di domenica dopo un lunga serie di telefonate intercorse con il sacerdote, un membro del comitato festa ed il fioraio, veniva stabilito che la cerimonia si sarebbe regolarmente svolta, prima della messa fissata per le ore 19 nella villa comunale e che  la scritta sulla fascia della corona doveva recare  la dicitura giusta e cioè  ‘L’Amministrazione comunale’.
 In una democrazia è il Sindaco che rappresenta il popolo ed  essendo eletto a suffragio diretto con un voto libero,segreto e democratico rappresenta l’organo di governo del Comune.  Alle ore 18 mi recavo nella piazza di Campagnola ma della corona nessuna traccia, perché tenuta nascosta nella sacrestia, sicuramente all’ insaputa del sacerdote. Di fronte ad un gruppo di cittadini seduto davanti al bar spiegavo il senso della mia partecipazione alla cerimonia; venivo   subito dopo contestato in modo volgare,ingiusto e cattivo da alcuni facinorosi che affermando di interpretare i sentimenti dell’intera popolazione, esprimevano dure critiche all’esercizio del mio mandato sindacale, sostenendo che Campagnola non solo in questo momento ma da moltissimi anni è stata abbandonata dalle amministrazioni comunali. Spiego brevemente anche gli altri motivi da loro ritenuti causa di tale protesta. Innanzitutto il rifiuto da parte dei Carabinieri di autorizzare il concerto musicale previsto per sabato 26/05; tale richiesta in realtà era stata effettuata solo due giorni prima dell’evento e non tre come previsto dalle normative vigenti. Comunque una questione non di competenza dell’Amministrazione Comunale. In secondo luogo mi è stato contestato di non aver voluto destinare a tale festa patronale una parte del finanziamento di € 32.000 ottenuto dalla Regione Campania grazie ad un Progetto POC . L’autorizzazione di tale progetto è  avvenuta solo alcuni giorni fa; il requisito fondamentale per essere ammessi al finanziamento era quello di rievocare manifestazioni di interesse storico per promuovere Il turismo nel territorio: in questo caso la rievocazione della Fiera di S. Giacomo. In nessun modo avremmo potuto destinare fondi alle feste patronali che si volgono nel nostro paese e che peraltro sono numerosissime. In conclusione dopo un incontro tra me, il sacerdote e i quattro membri del comitato festa ( con il dichiarato dissenso di uno solo di loro) si decideva di procedere rapidamente a svolgere tale cerimonia partendo in corteo con tutta la cittadinanza dalla Piazza della Chiesa  verso il monumento ai caduti. Lì convenuti  ho deposto la corona e dopo le toccanti note di una tromba della banda musicale che ha suonato il silenzio, la cerimonia è terminata; ho lasciato Campagnola perché in contemporanea si svolgeva nel capoluogo il corteo storico al quale non potevo mancare. Non ho pronunciato il discorso non perché impedito ma per questioni di tempistica. Rimane però la triste constatazione che alcuni esponenti della società civile di questa frazione hanno voluto approfittare di  questi momenti di serenità per esprimere un dissenso politico amministrativo nei confronti della mia persona che oggi e per almeno un altro anno rappresenterà il Comune di Marzano Appio nel suo intero territorio: tutto ciò è  avvenuto sicuramente fuori luogo. Il popolo di Campagnola non è solo quello che vive in piazza  o davanti al bar; c’è una maggioranza silenziosa che non ha condiviso tali comportamenti; molte persone mi hanno già espresso la loro solidarietà per l’increscioso accaduto, rinnovandomi i loro sentimenti di rispetto e di stima.”

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