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Mignano Montelungo – Comune, il revisore dei conti boccia Verdone: parere negativo al rendiconto 2017

Mignano Montelungo –  Parere non favorevole. È quanto decretato dal revisore unico, nella relazione presentata sulla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto della gestione e lo schema di rendiconto per l’esercizio finanziario 2017 del Comune di Mignano Monte Lungo (CE), approvati con deliberazione di Giunta Comunale n. 34 del 16.04.2018.   Il rendiconto di gestione o bilancio consuntivo è il documento con cui la Giunta Comunale, al termine dell’esercizio finanziario di riferimento certifica, a cospetto del Consiglio Comunale, competente alla sua approvazione definitiva, le entrate e le uscite realmente sostenute. Esso rappresenta l’atto amministrativo più importante, in assoluto, che un Ente è chiamato a redigere. Il Revisore unico, organismo terzo, indipendente, la cui nomina avviene attraverso un’estrazione a sorte dalla Prefettura competente per territorio e, solo successivamente, deliberata dal Consiglio Comunale, è chiamato a svolgere l’attività di controllo economico finanziario dell’Ente Amministrativo.
Con  scadenza    fissata,  di  regola, al 30  aprile  di ogni anno,  gli  enti  locali  sono    obbligati all’approvazione del rendiconto di gestione, sulla scorta della relazione della Giunta Comunale, recante in dettaglio la situazione contabile alla fine dell’anno finanziario e, sulla scorta, di quanto indicato dal revisore contabile nella relazione all’uopo predisposta. Con la prefata relazione, il revisore unico, nominato in data 30.03.2018 ed insediatosi successivamente in data 16.04.2018, ha mosso, al rendiconto per l’esercizio finanziario 2017 del comune di Mignano M.L., ben 13 rilievi tra irregolarità e considerazioni decretandone, in sostanza, la bocciatura. Il quadro tracciato, mostra una gestione amministrativa dell’Ente non sempre chiara e completa. Le irregolarità riscontrate, formali e sostanziali nella loro natura, sebbene sanabili tradiscono, in alcuni casi, la sufficienza con cui gli adempimenti amministrativi vengono compiuti. Fermo restando le irregolarità riscontrate, per le quali il revisore si è raccomandato sulla loro soluzione nel più breve tempo possibile, giova soffermarsi, per un momento, su ciò che traspare dalla movimentazione delle somme rimaste a residuo per IMU, TASI, TARI, fitti attivi e canoni patrimoniali al 31.12.2017. Una condizione di credito importante che deve indurre, nell’immediato, ad una politica di risanamento e, prevedere per il futuro, una migliore ed avveduta pianificazione e programmazione economica, attraverso l’applicazione di aliquote e canoni dei tributi che tengano conto, prioritariamente, dell’esigenze dei cittadini. Vessare i contribuenti con imposte frutto dell’applicazione di aliquote, perlopiù, al massimo consentito; adottare canoni che non tengono conto della capacità contributiva dei cittadini (art. 53 della Costituzione Italiana); è controproducente. Questa condizione, accompagnata dalla mancanza di controlli a posteriori induce, inevitabilmente, all’evasione.  Comunque, nonostante il mancato avallo da parte dell’organo di revisione al rendiconto in rassegna, il consiglio comunale, con deliberazione n. 10 datata 07.05.2018, sulla scorta di controdeduzioni valutate esaustive rispetto alle criticità mosse, sottoscritte dal Sindaco e dalla responsabile del servizio ragioneria del Comune ha approvato (con evidente ritardo), all’unanimità, il rendiconto di gestione per l’esercizio finanziario 2017 assumendosene, ovviamente, le responsabilità.  Ora, toccherà alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti accertare eventuali violazioni alle norme di garanzia alla regolarità della gestione finanziaria, attraverso le verifiche di cui al D. Lgs. 18.08.2000 n. 267 – T.U.E.L.
(documento di Roberto Fanini)

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