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TEANO – “Per quelle gambe un po’ così”, un amore adolescenziale ispira il romanzo di Ruggiero

TEANO (di Antonio Migliozzi) – “Saran belli gli occhi verdi, saran belli gli occhi blu, ma le gambe, ma le gambe a me piacciono di più”. E’ così che recitava il ritornello di una canzone degli anni passati; l’avvocato Bruno Ruggiero non sembra che sia proprio del tutto d’accordo. Almeno per quanto riguarda le gambe di una sua fidanzatina degli anni della sua adolescenza. “Per quelle gambe un po’ così” è il titolo del suo libro (Franco Di Mauro Editore), un romanzo “autobiografico” riprodotto da un diario dello stesso Bruno Ruggiero che risale al tempo di luglio-settembre 1971 e ritrovato tra le sue mani agli inizi del 2001. “Rileggendo quelle pagine mi è venuto un colpo al cuore – ha dichiarato Bruno Ruggiero – in quanto con la memoria sono ritornato indietro di tanti anni quando ero un adolescente di appena sedici anni”. Il libro parla chiaramente di amore, ma proprio di quegli innamoramenti che avvenivano in quegli anni tra adolescenti, quando si attendeva una festa nelle case degli amici, per poter ballare con la ragazza che si stava corteggiando da diversi mesi, poterla stringere a sé in maniera innocua e, dopo tanto tempo (per chi ne aveva il coraggio) poterle dichiarare il proprio amore: “Vuoi essere la mia fidanzata?”. Era questa la frase che si dichiarava all’epoca per poi diventare, nei casi migliori, fidanzati. Oggi i tempi sono cambiati, laddove è cambiato il corteggiamento che quasi non esiste più, utilizzando il termine “il mio ragazzo” o “la mia ragazza” e non più “il mio fidanzato” o “la mia fidanzata”. La storia inizia in una torrida estate del 1971,  scuola terminata e l’ozio del divano. Complice una festa da ballo in casa di un amico, il giovane Marco Soldini (ovviamente la storia è autobiografica ma è romanzata, per cui anche i nomi non sono quelli reali) si trova tra le braccia di quella ragazzina che gli faceva battere il cuore da diverso tempo ma per la quale non aveva mai trovato il coraggio di dichiararsi. E proprio durante un ballo, dove gli ormoni impazziti di un adolescente non potevano nascondere la propria eccitazione, che Marco si dichiara ad Elsa, una ragazzina sua coetanea dal viso incantevole, da un seno prosperoso e dalle gambe avvolte sempre in un pantalone di jeans che lo lasciavano senza fiato. I due improvvisamente si ritrovano fidanzati, fino a quando un giorno Marco vide la sua Elsa in gonna, scoprendo l’amara sorpresa: la sua ragazza aveva le gambe sottili dai polpacci muscolosi. Un particolare che, rivedendo con gli occhi della maturità, non avrebbe sortito alcun effetto, ma nel piccolo cuore giovane di Marco subì un travaglio: “no, quelle un gambe un po’ così….non mi piacciono”. E l’amore per Marco nei confronti di Elisa svanì. Ma come fare per dirle che non era più innamorato di lei? Così decise di andare a lavorare per la stagione estiva in una località turistica, sperando che con il tempo si potesse risolvere questo problema senza assumersi delle responsabilità. O per meglio dire, senza affrontare Elisa. “Quando ho finito di scrivere il libro, anche se non ero intenzionato a pubblicare, l’ho fatto leggere a mia moglie (non quella Elisa dell’epoca) ed ai miei figli, trovando in loro incoraggiamento per portarlo in stampa. E così è avvenuto”. “Per quelle gambe un po’ così” è un libro da leggere quasi tutto d’un fiato perché non si vorrebbe mai chiuderlo per riprendere la lettura il giorno seguente. Una storia divertente e scritta in maniera agevole e sapiente. Da autentico scrittore.

 

 

 

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