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PIETRAVAIRANO – Via Lucis: il vescovo Cirulli si racconta (le foto)

PIETRAVAIRANO (di Nicolina Moretta)Il Vescovo Giacomo Cirulli si racconta nella chiesa di San Giovanni a Pietravairano, nella serata del 22 aprile 2018. L’occasione è la Via Lucis – La via della Luce – che non è la meditazione sulla passione di Cristo, ma è la meditazione sui misteri della gloria del Signore. Nello stesso giorno ricorre anche la 55quesima giornata mondiale della preghiera per le vocazioni ed è la storia della sua vocazione che Monsignor Cirulli racconta prima della Via Lucis: “ Comincio io a raccontare la mia storia: sono il secondo di cinque figli; il mio papà era medico, la mia mamma era casalinga. Nessuno dei due era un grande praticante, ma nessuno dei due si è opposto alla mia vocazione. Una zia praticante mi guidò nei primi passi. Avevo dieci anni quando vennero dei padri Barnabiti e io dissi a mio padre e a mia madre che volevo entrare nei Barnabiti, immaginatevi voi come mi risposero i miei genitori. Sono entrato giovanissimo nell’Azione Cattolica e sono diventato responsabile dell’Azione Cattolica settore giovani di tutta la Diocesi. E mi ricordo in particolare, una sera, si stava a discutere con gli amici sul fatto della chiamata, sul perché avviene e perché ad alcuni sì ed ad altri non. Così mi sono ritirato verso le due o le tre del mattino. Allora non si usava andare in pizzeria e mia madre mi aveva lasciato la cena sul tavolo e sul tavolo ho trovato il Vangelo di Marco: ‘La chiamata’. Io non so chi aveva messo lì quel Vangelo, ma quel fatto m’è rimasto dentro. Facevo il primo anno di medicina, avevo anche le mie storie, ma pensavo che il medico non lo volevo fare, sognavo la missione da laico. Mi sono fidanzato e pensavo che la mia fidanzata dovesse condividere la mia scelta. Verso la fine dei miei studi andai dal Vescovo e dissi: io voglio fare il missionario. Lui rispose: ‘Io penso che devi fare il sacerdote: abbiamo bisogno di missionari qui!’ Da quel giorno non sono più tornato indietro, nemmeno con il pensiero. Non ho mai pensato: avrei voluto fare il missionario, ho seguito le parole del mio Vescovo, chi meglio di lui poteva sapere?” Così si è raccontato il vescovo Cirulli prima di avviare la Via Lucis che indica la strada con la parola del Signore e nel giorno delle preghiere delle vocazioni. Intanto fuori alla via è il Cero pasquale, simbolo di rinascita, e non la croce, a guidare la Via Lucis. Seguono i fedeli il Vescovo Cirulli mentre scende la notte e sempre più il Cero pasquale diviene Luce e Guida.

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