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CAPUA – Crisi alla Oma Sud, primi segnali di apertura dai lavoratori

CAPUA. Primi segnali di apertura da parte dei lavoratori dell’Oma Sud nei confronti della proprietà aziendale. I lavoratori, che da dieci giorni stanno attuando un blocco davanti ai cancelli della struttura, hanno consentito l’ingresso in fabbrica di alcuni operai al fine di predisporre la merce da spedire alla società committente Alenia. Quest’operazione è stata concertata tra i rappresentanti dei lavoratori che presidiano l’ingresso e il presidente Valter Proietti. “L’accordo con l’azienda – afferma il portavoce del presidio – prevede che le maestranze riceveranno tremila euro, quale acconto sugli stipendi e le spettanze maturate”. Tutto è stato messo “nero su bianco” nell’attesa che nei prossimi giorni il prefetto Carmela Pagano convochi un tavolo in Prefettura. “Naturalmente – spiega il portavoce – la merce per Alenia è stata predisposta ma non ancora inviata. Questo accadrà quando vedremo i bonifici”. Il presidio, quindi, non è stato rimosso e per consentire l’accesso degli operai in azienda è stato praticato un varco nella rete di recinsione chiuso poi in serata. “Non volevamo violare il blocco – aggiungono gli operai – che rappresenta ormai il segno della nostra protesta”. Vista la disponibilità degli operai l’azienda ha avanzato una serie di richieste, prontamente respinte dalle maestranze. “Abbiamo dato la nostra disponibilità – afferma il portavoce – solo sulla commessa dell’Alenia che si è impegnata ad anticipare i soldi della fornitura che saranno utilizzati in nostro favore ma per il resto non abbiamo ceduto. E anche sulla commessa Alenia restiamo con gli occhi bene aperti perché la merce non uscirà dallo stabilimento fino a quando non riceveremo quanto stabilito nell’accordo”.

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