SESSA AURUNCA – Molte volte si parla di malasanità, ma non si parla mai delle condizioni disumane in cui sono costretti a lavorare medici e paramedici in molte strutture ospedaliere e soprattutto nei Pronto soccorso. Un esempio concreto è quello del presidio ospedaliero San Rocco di Sessa Aurunca. Ebbene, due infermieri e un medico di turno quotidianamente si trovano ad affrontare un’affluenza di utenza notevole e talvolta sono costretti a svolgere il loro lavoro al cospetto di pazienti neanche troppo educati. “Per non lasciare i reparti scoperti, ci si affida a turni massacranti e, d’altro canto, non si assume personale solo perchè chi ha il compito di prendere decisioni è fuori dalle trincee. Si risparmi su tutto, ma non sulla salute dei cittadini”. E’ questo, in sintesi, il pensiero di molti sessani.
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