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Roccamonfina – Partito Democratico e Montefusco, “amore” travagliato. Lui come un “pendolo”: entra, esce e rientra ancora

Roccamonfina – Il sindaco di Roccamonfina sembra avere un rapporto travagliatissimo con il Partito Democratico. Era entrato la prima volta, circa un anno fa, preso per mano da Ludovico Feole, e sembrava amore eterno. Pochi mesi e cominciarono i problemi  tanto che Carlo Montefusco minacciò di lasciare il Partito Democratico, di non rinnovare la tessera. Una decisione argomentata con l’incapacità dei vertici provinciali del Partito Democratico di rinnovarsi e di svolgere una politica per la gente, fra la gente.  In quella occasione  fu il segretario cittadino del Partito Democratico, Michele Cestrone, a criticare aspramente la fascia tricolore: “Non si può da una parte ‘usare’ il PD per ricevere finanziamenti e farsi approvare progetti per il paese per poi rinnegare il partito ed i suoi vertici”.
Ma Montefusco non tornò sui suoi passi tanto che incominciò a frequentare i “salotti” del Centro Destra  partecipando ad un incontro programmatico in quel di Conca della Campania, incontro che ha visto come padrone di casa e come esponente del centrodestra il Sindaco Alberico Di Salvo, il candidato alla Presidenza della Provincia di Caserta nonché Sindaco del Comune di Pignataro Maggiore Giorgio Magliocca, il Deputato regionale di Forza Italia Giampiero Zinzi ed altri ancora. Tutti del centrodestra.  L’altro giorno, giusto per stupire ancora, Montefusco si è presentato,  il sindaco di Roccamonfina Carlo Montefusco è intervenuto all’Assemblea Nazionale del Partito Democratico – dedicata ai consiglieri comunali e amministratori locali del PD – , nella sede nazionale del Nazareno a Roma. Montefusco ha preso la parola e ha analizzato le cause della disfatta del PD alle scorse elezioni politiche nazionali. Alla riunione, denominata “Energia Locale” , presenti i vertici del partito, tra i quali il segretario reggente Maurizio  Martina, e innumerevoli esponenti delle realtà locali del Paese. Chiaro e critico è stato l’ intervento del sindaco Montefusco che non ha lasciato spazio a fraintendimenti: “La colpa principale è stata quella di togliere identità al PD, lontanissimo dalle pance vuote della gente. E’ mancata l’emotività, la comunicazione con i cittadini. Siamo un partito che non sa comunicare, non sa dare speranze, soprattutto ai giovani, anzi, è brutto a dirlo, ma è un partito che oramai è schifato dalla maggior parte dei giovani.”

 

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