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Piedimonte Matese – Cantiere rifiuti, operatori in agitazione: nell’indifferenza generale. E i rifiuti restano in strada. Ecco i motivi della protesta

Piedimonte Matese – Oggi, 27 marzo 2018, gli operatori del settore sono in assemblea sindacale retribuita; l’assemblea è indetta dalla FIADEL. Stessa situazione si è verificata ieri e si verificherà fino al prossimo giovedì.  Le organizzazioni sindacali parlano di adesione totale da parte dei lavoratori del cantiere piedimontese. “La rivendicazione  – scrivono i sindacati –  è quella del passaggio sottoscritto in sede aziendale delle  36 ore settimanali, nonostante gli stessi si siano autotassati per raggiungere l’obbiettivo di parità con gli addetti alla raccolta. Premesso che gli addetti allo spazzamento da anni lavorano in regime di part-time, l’obbiettivo sindacale è stato prima condiviso e poi unitariamente disatteso dall’azienda Termotetti, nonostante vi sia la copertura economica da parte dell’ente comunale, vista la gara aggiudicata per un numero di 31 unità fra cui uno, allo stato attuale, è  deceduto mentre un altro è aspettativa non retribuita. Nonostante i solleciti – continuano i sindacati –  all’azienda e al comune per trovare un accordo poi disatteso unitariamente dall’impresa, tra le difficoltà oggettive ed economiche che pesano sui lavoratori, gli stessi – assicurano le organizzazioni sindacali – per spirito di attaccamento al territorio hanno portato avanti il servizio dando il massimo dell’impegno per mantenere il territorio pulito e raggiungere gli standard di raccolta differenziata. Una raccolta che si attesta al 61% . Tutto questo – evidenziano i sindacati –  solo grazie allo spirito collaborativo e di rispetto che regna tra i dipendenti mentre l’azienda è totalmente assente. L’impresa – continuano le organizzazioni di categoria  – in questi giorni al fine di boicottare le iniziative sindacali – attuate secondo legge – utilizza personale esterno non cantierizzato al quale non sappiamo neanche quale sia il loro rapporto lavorativo (se inquadrati o meno come operatori ecologici). Inoltre l’abbassamento delle ore lavorative e la mancanza di organizzazione da parte dell’azienda penalizza il territorio e la comunità di Piedimonte, non a caso la percentuale di raccolta di sette/otto mesi a dietro risultava essere superiore al 70% dando la possibilità al nostro paese di rientrare tra i comuni più virtuosi della Provincia.
Nello specifico gli addetti alla raccolta ed allo spazzamento sul Cantiere di Piedimonte Matese, rivendicano la mancanza dei seguenti punti contrattuali:

  1. Mancata adesione al fondo FASDA;
  2. Mancata erogazione del premio di produttività, minimo contrattuale;
  3. Mancanza regolamentare della consegna dei cedolini paga entro il 15 di ogni mese;
  4. La riduzione arbitraria del Tiket legato alla presenza;
  5. Regolarmente vi sono anomalie sui cedolini paga.

Gli operatori tutti – concludono i sindacati, attraverso il  segretario provinciale Fiadel Caserta,  Giulio Testore  –  si scusano con la cittadinanza per gli eventuali disagi creati, ma non è più possibile accettare da parte dell’Azienda un mancato confronto risolutore”.

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un commento

  1. Ma gli operatori ecologici già son ben pagati per le loro mansioni ,personaggi che lavorano 3 mesi all anno e gli altri e 9 in malattia questa è L Italia poveri noi e poi ci sono persone che butterebbero le montagne giu per portar da mangiare alle proprie famiglie.