Sessa Aurunca (di Armando Cappelli) – Minoranza frammentata in cinque gruppi e G.A. ritorna con l’asso nella manica di Di Iorio. Lorenzo di Iorio consigliere di Sasso ed Oliviero, Sasso ingabbiato in un asse tra Schiavone e Vernile, sono questi due passaggi chiave, tra diversi altri, pubblicati in un’analisi politica di Generazione Aurunca e smentite dagli esponenti dall’attuale maggioranza.
Più che fake news sembra quasi essere gossip di comodo, infatti tornando in dietro nel tempo, ci si accorge che periodicamente vengono tirati in ballo sia Di Iorio nella veste di manovratore occulto che Schiavone e Vernile in qualità di oppressori del Sindaco. Ormai è chiaro da tempo che GA ha puntato il dito contro Vernile, probabilmente reo di controbattere Verrengia in consiglio comunale senza poi però repliche in aula ma solo il giorno dopo sui social. Al punto che lo stesso Vernile lo identificó “il consigliere del giorno dopo”. Probabilmente Di Iorio viene tirato in ballo per cercare di frenare un supposto ammorbidimento dei due consiglieri del circolo Vassallo, Maria Teresa Sasso e Domenico Bevellino. Dopo l’uscita di scena del coordinatore del circolo politico Angelo Vassallo, il professore Filippo Ianniello da sempre in rapporti amichevoli con Verrengia, ed il timore di ridurre l’opposizione al lumicino, gli internauti rispolverano la carta di Di Iorio, il nervo scoperto dei vassalliani. Forse c’è il timore che possano trovare una sintesi con l’amministrazione? Fatto sta che non c’è nessuna apertura del circolo Vassallo con la maggioranza, c’è però una chiusura chiara con l’opposizione di centrodestra per seguire una linea politica di sinistra e coerente con le scelte fatte, soprattutto dopo aver aderito a Sinistra Italiana e lo confermano anche in un comunicato stampa di queste ultime ore. La minoranza, quindi non ha più alcuna speranza di poter unire le forze per contrastare l’amministrazione Sasso. Infatti, essa è composta da due gruppi di centrodestra, uno di sinistra e sostanzialmente tre indipendenti. Dei tre “lupi solitari”, Sciarretta e Del Mastro agiscono autonomamente e si tengono a distanza dai compagni di banco, Pecunioso è ormai assente da parecchio tempo ma sembra essere filo-Tommasino; di sinistra invece sono Domenico Bevellino e Maria Teresa Sasso il cui circolo politico come detto seguirà una linea autonoma; di centrodestra Luigi Tommasino, Alberto Verrengia e Mario Truglio ma non sembra che tra Nuovo Patto Aurunco del primo e Generazione Aurunca vi siano solidi rapporti, anzi, si vede una lontananza anche abbastanza marcata. In pratica si parla di spaccatura nella maggioranza quando, invece, la spaccatura è nell’opposizione. Con questo scenario si potrebbe dire: “il bue dice cornuto all’asino”.
Completamente smentita anche la storia dell’asse Schiavone-Vernile e di un fantomatico ingabbiamento del sindaco.
La scelta poi delle dimissione di Silvio Sasso da segretario cittadino del Partito Democratico e la decisione di eleggere un nuovo timoniere del partito con un’assemblea da tenere a fine aprile, è stata dettata solo da una linea politica coerente con quella nazionale. La batosta elettorale per il Pd a livello nazionale e l’ascesa del Movimento Cinque Stelle non poteva che tramutarsi in una seria riflessione per ricostruire il partito. E’ chiaro che i voti a favore dei grillini sono stati per la gran parte sottratti al Pd e non lo può negare nessun democratico. Il Partito , quindi, necessita, a tutti i livelli, di una ricostruzione forte che non può essere condotta da chi ha già un compito impegnativo come quello di sindaco. Una scelta scaturita, dopo una riunione di tutte le anime della maggioranza dove si è deciso, all’unanimità, che si deve ripartire da zero per tornare ad essere forza politica predominante nel panorama politico generale. Questo lo scenario attuale dove ci sono tanti attori ma qualcuno, per creare tensione, invoca una comparsa inesistente, Di Iorio.
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