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Caiazzo – Caso Decò, i lavoratori: non siamo “pentiti”

Caiazzo (comunicato dei lavoratori) – “Ciò che contraddistingue il “benessere” di un lavoratore dipendente è lo stare bene nel proprio ambiente di lavoro e, non solo per ragioni prettamente economiche. Vero è che alcuni dei dipendenti lasciarono la Golden Market, ma effettivamente prima che aprisse l’attuale attività commerciale della Iper Volturno dove, sono stati successivamente assunti e, ad oggi non meritano assolutamente di ritrovarsi in mezzo a questa “guerra” apostrofati tra l‘altro, come “pentiti” e “traditori” e, ben più tragico, quasi ammonendoli per la scelta del loro posto di lavoro. Inoltre tutti i dipendenti della Iper Volturno, da quando è stata pubblicata la drammatica Sentenza del Consiglio di Stato, hanno sempre lottato per preservare il posto di lavoro, anche a seguito dei risvolti giuridici che, sia in sede penale (denuncia di abuso edilizia fatta dalla Golden Market presso la Procura della Repubblica) che al TAR di Napoli (per ricorso fatto dalla medesima concorrente) hanno dato sempre ragione della legittimità dei titoli edilizi e commerciali concessi alla società Iper Volturno.
Oltretutto si vuole precisare che non è “l’agonia” a dare la forza ai dipendenti nell’andare avanti, ma piuttosto il legame instaurato con la clientela la quale, attraverso la solidarietà dimostrata, ha generato in ogni lavoratore un forte incoraggiamento. Altresì arde viva la fiducia nelle Istituzioni, nonché nelle ragioni di diritto in cui i dipendenti credono che, sono state ben rappresentante dalla difesa della Iper Volturno nel ricorso per revocazione della Sentenza del Consiglio di Stato, segnalando le sviste o abbaglio dei Giudici nella valutazione di documenti, risalenti a quarant’anni orsono e determinanti per la legittimazione delle licenze edilizie contestate”.

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