Pietramelara – In merito alla decisione stabilita dal giudice Di Girolamo nel processo a carico di Pietro Argenziano, laddove ha ritenuto inviare gli atti al Pubblico Ministero per ipotesi di falsa testimonianza di don Angelo Testa l’avvocato Michele Mozzi – difensore dell’imputato Argenziano – ritiene di dover fare una doverosa precisazione: “in primis trasmettere gli atti al Pm non significa che in automatico la persona debba essere rinviata a giudizio ma deve essere valutato ciò che ha riferito in contrapposizione ad un evento verificato si e tale fatto deve risultare palesemente falso ad una verità accertata. Viceversa don Angelo ha riportato un fatto a lui raccontato e non a caso il sottoscritto avvocato per tale ragione aveva chiesto un confronto all’americana, proprio per accertare se durante il confronto ci poteva essere qualche esitazione da parte del referente. Confronto rigettato senza motivo. Dal momento che la stessa signora che ha smentito il sacerdote ha riferito lo stesso fatto anche ad altre persone. Staremo a vedere nel prosieguo, se ci sarà”.
Tagsalto casertano caserta don angelo testa matese michele mozzi pietramelara pietro argenziano
Guarda anche
MALASANITA’ – LA DENUNCIA DI ROSA: MIO MARITO LASCIATO MORIRE COME UN CANE ALL’OSPEDALE DI CASERTA
Falciano del Massico / Caserta (di Danilo Pettenò) – Sono Rosa Di Gregorio e voglio …