Pignataro Maggiore (di Libera Penna) – I risultati delle politiche a Pignataro rivelano che l’unico leader locale, che ancora riesce ad esercitare una forte leadership, ed è capace di mantenere unito il gruppo politico e sociale che lo sostiene, è il sindaco Magliocca. Gli altri leader locali hanno visto i loro gruppi di riferimento polverizzarsi, con tanti esponenti che hanno cercato di riorganizzarsi, in ordine sparso, nel contenitore del MoVimento 5 Stelle. La sinistra, in tutte le sue molteplici espressioni, non ha superato i 400 voti, ed è assolutamente marginale nel panorama politico pignatarese. La forte affermazione del MoVimento 5 Stelle a Pignataro non è ascrivibile a nessuna personalità politica locale, atteso che il movimento di Di Maio, ad un mese dalle politiche, poteva contare solo sulla presenza nei social di qualche suo sostenitore storico. Nei giorni immediatamente prossimi alle elezioni e nei successivi, diversi esponenti politici locali, di lungo corso con cultura politica democristiana e socialista, e profonde radici familiari nella politica pignatarese, hanno manifestato la loro simpatia per il MoVimento 5 Stelle. La cosa è assolutamente legittima e, per certi aspetti, prevedibile. “Movimento vincente mi ci ficco”. In passato era già successo con Forza Italia e con il Pdl. L’unico elemento che lascia qualche perplessità è quello che un movimento nato per rottamare la casta, attrae consenso e simpatie da parte di chi ha una cultura politica che affonda le radici in quei partiti che in maniera paradigmatica hanno rappresentato la casta. Questo è l’ennesimo ossimoro della politica locale e nazionale. E non sarà certamente l’ultimo.
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