Casoria / Piedimonte Matese / Gioia Sannitica – Per la orribile morte di due operai, schiacciati dall’impalcatura, anche il vescovo della diocesi Alife Caiazzo, Valentino Di Cerbo, è sotto processo. La sua posizione, però, è relativa solo all’aspetto civilistico dei danni patite dalle famiglie dei due operai morti sul cantiere della diocesi (il video della tragedia). L’udienza di oggi è saltata per la mancanza del giudice titolare. Si tornerà in aula il prossimo ottobre 2018. Sono tre le persone che dovranno affrontare il processo: due imprenditori e un tecnico. Si tratta dell’architetto Cristina Volpe e degli imprenditori Marco Zoccolillo e Mario Navarra.
La tragedia
I due operai vennero schiacciati dal ponteggio sul quale lavoravano (il video della tragedia). Probabilmente l’ancoraggio dello stesso non era stato eseguito a regola d’arte. Così un colpo di vento più forte strappò via due vite. I carabinieri della compagnia del Matese, guidati dal maggiore Giovanni Falso – coordinati dal pubblico ministero Carlo Fucci della Procura di Santa Maria Capua Vetere – hanno condotto le indagini sul caso per fare piena chiarezza sulla vicenda. Perse la vita un operaio edile di Gioia Sannitica, Albino Tammaro di 48 anni, e il suo collega Antonio Atzeri di 56 anni di Casoria. Lasciano moglie e figli. Tammaro e Atzeri lavoravano per la Alma Service srl di San Potito Sannitico, aggiudicataria dell’appalto gestito dalla Diocesi di Alife Caiazzo. Chiaramente le famiglie delle due vittime si costituiranno parte civile nel processo. Fra gli avvocati difensori delle parti in causa figurano gli avvocati Vincenzo Cortellessa ed Ercole di Baia.
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