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CASERTA – Dalla sconfitta della “Buona Scuola” di Renzi alla vittoria del M5S e della Lega

Caserta (di Nino Notargiovanni) – Il successo elettorale del Movimento 5 stelle e della Lega non può non passare per i lavoratori del mondo della scuola. Parliamo di una platea di un milione e duecentomila persone che hanno “sterzato” verso queste due forze fortemente contrarie alla Buona scuola di Renzi. Quella del PD è stata una vera e proprio Caporetto “politica”. Una sconfitta di proporzioni enormi e quasi inaspettata. Non se la ride certo Forza Italia che è stato “surclassato” dalla Lega di Matteo Salvini. Un Matteo che esce ed uno che entra. A farne le spese i due partiti che per decenni hanno fatto più riforme nella scuola. Riforme che hanno suscitato non poche polemiche. Dalla Moratti a Gelmini passando per Giannini e Fioroni fino all’attuale ministro Valeria Fedeli, che si è salvata (nel gergo elettorale) nel collegio Caserta/Benevento dove è stata eletta non riuscendo nel suo collegio “pisano”. E il mondo della scuola “ha decretato” la loro fine politica. Il rinnovo del contratto è stato la ciliegina sulla torta. L’aumento stipendiale per un milione di persone, equivalente ad un caffè al giorno, ha sicuramente spostato gli equilibri. E gli elettori (“scolastici”) non hanno dimenticato “l’umiliazione” subita. E chi formerà il prossimo governo non potrà non tener conto della platea che ogni giorno lavora nelle nostre scuole e che da decenni purtroppo è abbandonata a sè stessa. Di Maio e Salvini sono avvisati.

 

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