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Caserta – “Con l’erba molle ci si pulisce il sedere”, Casertani esclusi per far spazio ai “raccomandati”

Caserta –  Non tutti i mali vengono per nuocere. La vittoria dei Cinque Stelle servirà, sicuramente, a far comprendere ai partiti nazionali che la devono smettere di giocare a “Monopoli” con i cittadini, con gli elettori. Anche per questa ragione il voto di protesta ha schiacciato gli schieramenti tradizionali. Quello che è accaduto a Caserta è emblematico per rappresentare la tragica considerazione che i partiti hanno degli elettori, quindi del popolo stesso.
Non vanno in parlamento Camilla Sgambato e Stefano Graziano. Erano stati relegati in seconda posizione nelle loro liste per fare spazio, rispettivamente, a Piero De Luca, da Salerno, (figlio del governatore della regione Campania De Luca) e al ministro Valeria Fedeli.
De Luca è stato travolto a  Salerno, nella sua città, arrivando addirittura terzo. Ma il suo posto al sole, in parlamento, è garantito dal seggio sottratto a Camilla Sgambato di Santa Maria Capua Vetere. Stesso discorso per Fedeli che perde nel suo collegio a Pisa e quindi otterrà il seggio grazie ai casertani, chiaramente a spese di Stefano Graziano.
Si è verificato, quindi, pienamente, l’antico adagio secondo cui “con l’erba molle ci si pulisce il sedere”.  Due rappresentanti del territorio resteranno fuori perché la casta ha dovuto tutelare i “raccomandati”. Ecco perché il Movimento Cinque Stelle è esploso.  E’ esploso perché la gente è nauseata da questo  modo di fare. E’ stanca di essere trattata come l’erba molle.

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