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Vairano Patenora – Dirigenza, Cantelmo conferma Di Nocera: nonostante la “battaglia in tribunale”. Nessuna visibilità sull’albo del comune

Vairano Patenora – Un mese fa, circa, il sindaco di Vairano Patenora, Bartolomeo Cantelmo, ha riconfermato Gaetano Di Nocera quale dirigente dell’ente. Pochi giorni dopo lo stesso sindaco ha dato mandato al suo avvocato di fiducia – Pannone – di difendere il comune contro lo stesso Di Nocera in una causa di lavoro. Inoltre è facilmente riscontrabile l’assenza degli atti in questione sull’albo pretorio del municpio. Sulla vicenda interviene il consigliere di minoranza Raffaele Moreno, pronto a trasmettere gli atti alla Corte dei Conti e alla Procura:
“Il Sindaco Cantelmo con propria determinazione n. 1303 del 29 gennaio 2018 ha conferito nuovamente al responsabile dell’ufficio legale, all’avvocato  Gaetano Di Nocera, le funzioni di dirigente unico dell’Ente.  Due giorni dopo la Giunta Comunale, presieduta dallo stesso Sindaco Cantelmo, con delibera n. 27 del 1° febbraio 2018, ha conferito mandato all’avvocato Ottavio Pannone, di opporsi al ricorso proposto dallo stesso Di Nocera innanzi alla Corte di Appello di Napoli – Sezione Lavoro – RG. 2807/2015 – Udienza 1 marzo 2018 – avverso la sentenza n. 721/2015 emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Sezione Lavoro, rappresentato e difeso dagli avvocati Anita Petrone e Maria Laura Laudadio.
La contraddittorietà dell’azione dell’amministrazione è più che evidente. Da una parte si conferiscono le funzioni dirigenziali, dall’altra ci oppone all’appello del Di Nocera rammentandosi che la sentenza n. 721/2015 ha dichiarato l’inesistenza del diritto del medesimo ad esercitare le funzioni dirigenziali; senza dire che il Sindaco aveva subordinato l’efficacia delle sue precedenti determinazioni sindacali del 3/1/2014 e del 31/12/2015 proprio all’esito del giudizio di lavoro R.G. n. 11601/2010 azionato sempre dal Di Nocera e sfociato nell’anzidetta sentenza ad esso sfavorevole n° 721/2015 che ha sancito l’insussistenza del diritto a dette funzioni apicali, per di più inesistenti nell’organico.  Evidenziandosi ancora che dalla lettura della precitata delibera n. 27/2018, risulta che, tra i difensori del Di Nocera, è costituita anche l’avv. Maria Laura Laudadio che esercita la professione legale nello stesso studio dell’avv. Felice Laudadio (il quale già rese parere sulla questione dirigenza in favore del Di Nocera ed in contrapposizione con il parere dell’avv. Antonio Pileggi) cui l’Amministrazione ha richiesto il parere pro-veritate al fine di confutare i rilievi mossi dalla delibera dell’Anac n° 977 del 20/9/2017, il che configura una causa di evidente incompatibilità e conflitto di interesse”.

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