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CASAPESENNA – Le confessioni shock di una vittima: tutto ciò che c’è dietro a don Michele Barone

Casapesenna – Ieri sera, su Italia 1, è andato in onda un altro servizio su don Michele Barone, l’ex sacerdote arrestato venerdì pomeriggio in aeroporto di rientro da un pellegrinaggio. Questa volta la Iena Gaetano Pecoraro, ha intervistato delle ragazze vittime di don Michele. Una delle intervistate ha raccontato che aveva iniziato a frequentare il gruppo di preghiera di don Michele perché credeva che il cognato fosse impossessato dal demonio. Nel corso di un pellegrinaggio a Medjugorie, all’interno dell’albergo Medjugorie Spa – che alcuni adepti hanno rivelato essere di proprietà del prelato – don Michele la chiamò perché durante il viaggio in nave aveva litigato col suo ragazzo. Il fidanzato, infatti, le aveva detto, che il sacerdote la guardava in modo strano. Don Michele si fece dare una camera diversa dalla loro, dove non alloggiava nessuno e la invitò ad entrare nella sua stanza. Impaurita, entrò. Una volta entrata in stanza inizialmente le parlò del litigio col suo fidanzato, che aveva appreso dagli altri ragazzi presenti sulla nave, i quali glielo avevano riferito. Dopo aver parlato di questa vicenda, improvvisamente, si tolse la tunica, rimanendo totalmente nudo e la costrinse a praticargli un rapporto orale. Prese violentemente la sua testa e la abbassò fino a portarla sul suo organo sessuale. Ha provato a spostarsi un paio di volte ma lui, sempre tenendola ferma, l’ha costretta a continuare, fino al momento dell’eiaculazione. Immediatamente dopo, sconvolta, è andata in bagno per sciacquarsi la bocca, dopo di che se ne scappò, ritirandosi nella sua stanza. Tornati dal viaggio continuò ad andare da Don Michele e, per un periodo di tempo, lui non provò alcun approccio con lei, anche perché andava più di rado, per la messa e in poche altre occasioni. Nel frattempo accompagnava anche il suo ex cognato a prendere l’esorcismo da Don Michele. La ragazza era depressa al punto da credere di essere posseduta dal demonio. Impaurita ricontattò don Michele che la invitò di andare alla cappellina a Casapesenna. Lui arrivò da solo, ma invece di ascoltare quello che aveva da dirgli, improvvisamente, la costrinse ad avere un rapporto orale. A un certo punto, siccome non aveva eiaculato durante il rapporto orale, si alzò e, violentemente, la costrinse a girarsi di spalle appoggiandosi su un armadio. A quel punto le abbassò i pantaloni e le chiese espressamente di avere un rapporto anale. La ragazza non rispose nulla, si alzò direttamente il pantalone e si girò. Lei voleva andare via ma lui la fermò prendendola per le braccia e le disse che aveva bisogno di completare il rapporto raggiungendo l’orgasmo. Le disse, inoltre, che era una cosa umana, fisiologica e quindi, le prese di nuovo la testa e la abbassò sui suoi genitali affinché gli praticasse un altro rapporto orale, fino a quando lui non raggiunse l’orgasmo. Violenze a cui la ragazza si sarebbe sottoposta solo perché è molto credente e non riusciva ad ammettere che una persona del genere, che parla con i santi e con il demonio, potesse solo farle del male. In realtà tutta la comunità di Casapesenna aveva paura di don Michel Barone, anche tutt’ora che è rinchiuso dietro le sbarre.

In merito alla vicenda la proprietà dell’albergo ha inteso precisare che Don Michele non è mai stato proprietario della struttura. La nostra testata ha solo riportato deduzioni di alòcune vittime del prete. Tuttavia pubblichiamo la precisazione integrale della società titolare della proprietà dell’albergo di Medjugorie spa

 

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