ALIFE – È ufficiale il comune di Alife è stato dichiarato “fallito”per due milioni e mezzo di euro di debiti. E quasi la metà potrebbero essere debiti maturati nella brevissima gestione di Salvatore Cirioli. Questo è il risultato che oggi l’O.S.A. (Organismo straordinario di liquidazione) ha certificato con la pubblicazione della delibera n.6 del 21 febbraio 2018, che tiene conto di ben due periodi di pubblicazione di avvisi pubblici per consentire ai creditori di farsi avanti e presentare le loro istanze.
Le domande di pagamento nell’ ultimo periodo sono solamente 7 e l’O.S.A. ha richiesto al Ministero un’ulteriore proroga di 180 giorni dei termini in attesa di decidere la procedura da adottare. Ma vi è di più, perché l’organismo riferisce che gran parte delle richieste di pagamento pervenute mancano delle cosiddette “pezze di appoggio”, per cui sarebbero di dubbia legittimità e perciò da rigettare.
I bene informati fanno sapere che molti di questi debiti si riferirebbero soprattutto all’anno 2016, per cui ora molti attendono con curiosità la pubblicazione di un elenco analitico sull’albo pretorio.
Ora i cittadini si chiedono dove siano finiti i 10/15 milioni di euro di debiti indicati dalla giunta Cirioli come motivo del dissesto?
Inoltre il comune di Alife, secondo quanto relazionato dagli uffici, vanterebbe crediti per tributi non incassati per oltre 4 milioni di euro e godrebbe allo stato di un consistente fondo cassa, per cui un dissesto dichiarato per la suddetta somma lascia tutti perplessi. Perché l’Organismo straordinario di liquidazione “carte alla mano” non si trova con i conti di Fattore e degli altri funzionari del comune trasmessi alla Corte dei Conti per raggiungere il risultato del dissesto? L’impressione è che potrebbero esserci dei clamorosi sviluppi della vicenda.

BranccaCiriox e l'armata del dissesto