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Venafro / Pratella – Paziente ucciso con iniezione di acido, attesa per la decisione della Cassazione

Venafro / Pratella – L’indagine sull’omicidio di un anziano, ucciso con l’acido inserito nella sua bocca, è ancora aperta. L’indagata, una infermiera dell’ospedale nel quale l’uomo era ricoverato, è ancora in carcere. Il suo difensore si è rivolto alla Cassazione per ottenere la libertà della donna. Una libertà già negata dal tribunale del riesame di Campobasso che, alcuni mesi fa, confermò l’impianto accusatorio contro l’infermiera di Ciorlano accusata di aver ucciso un paziente in un letto dell’ospedale di Venafro. Da diversi mesi è in carcere Anna Minchella. Tre comunità scosse, tre interi paesi increduli davanti alle pesanti accuse che la Procura della Repubblica di Isernia ha lanciato sulle spalle di Anna Minchella, infermiera dell’ospedale di Venafro. Avrebbe ucciso – utilizzando dell’acido – un paziente di Pratella, padre di una sua collega di corsia. Lo avrebbe fatto per “punire” l’altra infermiera che “colpevole” di non essere stata trasferita all’ospedale di Isernia. Presenzano è il paese natale di Anna Minchella. Dopo il matrimonio si trasferisce a Ciorlano, paese del marito. Alcuni anni fa, poi, la coppia comprò casa a Venafro e si trasferisce nel vicino Molise. Per esigenze familiari, tuttavia, Minchella e la sua famiglia ritornano a vivere a Ciorlano. La comunità di Ciorlano è incredula: tutti dipingono la famiglia Minchella come una famiglia normale, dedita al lavoro, serena. A Pratella chiedono giustizia i familiari Celestino Valentino, 76enne di Pratella, ucciso con acido cloridrico

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