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Sparanise – Comune sconfitto dal giudice tributario, le precisazioni del sindaco Martiello. I nostri documenti

Sparanise – Il comune di Sparanise, guidato dal sindaco Salvatore Martiello, è stato sconfitto, pochi giorni fa, davanti alla commissione tributaria che ha accolto la richiesta del parroco Don Liberato, rappresentato dall’avvocato Salvatore Piccolo, già sindaco del paese. Il sindaco, in una lunga nota (che alleghiamo integralmente – allegato A) pone l’accento su alcuni aspetti, a suo dire, sbagliati che abbiamo riportato nel nostro precedente articolo (clicca qui per leggerlo).
La giustizia, per fortuna, si attua attraverso atti e documenti, non come in politica dove spesso la “fantasia” regna incontrastata.
Martiello, fra le altre cose afferma che quella pubblicata è solo un dispositivo di sentenza e non una sentenza. In realtà non vi è alcuna differenza in quanto il dispositivo è semplicemente il PQM (per questi motivi). Quindi, il riassunto estremo della sentenza stessa (allegato B).
Inoltre Martiello contesta, relativamente al nostro articolo, che non ci sarebbe delibera di giunta per conferire incarico legale per la difesa innanzi alla commissione tributaria, cercando di scaricare, probabilmente, ogni colpa sul dirigente. Per dovere di cronaca alleghiamo la determina 181 del 31 agosto 2017 nella quale viene richiamata la delibera di giunta 123  del 08 agosto 2017 con la quale la giunta Martiello si costituisce in giudizio (allegato C).
Altro rilievo mosso da Martiello riguarda la somma destinata all’avvocato. Si deve specificare che nella determina, che alleghiamo, è prevista una spesa solo per tre vertenze. Mentre gli avvisi di accertamento sono cinque ed anche i ricorsi pendenti. Poiché, come vi è un impegno di  Euro  1.772,00 a causa (quindi tre cause 1772,00 x 3= 5316) oltre oneri accessori che portano ad Euro 6.800 circa. Ma se consideri i cinque incarichi, la somma che esce è 1.772,00×5= 8.860,00, oltre oneri accessori 2.300,00 circa, quindi vicinissimi a 12mila euro. In ogni caso le somme eventualmente recuperabili nel ricorsi sono sempre (più o meno) le stesse che dovrà elargire all’avvocato dell’ente. Insomma con tre o cinque ricorsi si tratta sempre di un commercio a perdere a danno dei cittadini. Lo indicano i numeri. Inequivocabilmente

Allegato A

 

Allegato B

Allegato C

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