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CASAPESENNA – Ragazza di 13 anni esorcizzata: incolpata la sorella maggiore

Casapesenna – Ragazza di 13 anni esorcizzata dopo aver avuto contatti con la sorella maggiore omosessuale. La storia è stata raccontata ieri sera dalla Iena Gaetano Pecoraro. La sorella maggiore della 13enne, dopo aver dichiarato la sua omosessualità ai genitori viene aggredita dal padre. A questi litigi ha assistito anche la sorella minore (la ragazza di 13 anni) che reagisce, a detta dei medici del reparto di neuropsichiatria infantile, con un disturbo di conversione. Praticamente ha un blocco psicologico che influisce anche sulla parte motoria. Alla 13enne vengono somministrati farmaci prescritti dai medici e i genitori, una volta scaricata la responsabilità sulla figlia maggiore, si affidano a don Michele Barone. Il sacerdote la conduce alle messe di guarigione, dove la 13enne comincia ad avere delle crisi. A quel punto il prete, ascoltato da Pecorcaro, inizia dei riti di esorcizzazione violenti anche tre volte alla settimana sulla bambina. Il tutto, senza aver chiesto di cosa la 13enne soffrisse, sempre secondo il racconto di Arianna. I genitori impediscono alla sorella maggiore di vedere la sorella, spingono la ragazza a fare un esposto alla polizia contro il sacerdote per chiederne l’allontanamento. Arianna ha denunciato poi il fatto. Dopo l’esposto, sia i genitori che il vescovo di Aversa Angelo Spinillo, contattato dalla sorella maggiore, le chiedono di ritirare la denuncia perché “don Michele vuole stare tranquillo.” Inoltre le suggeriscono di firmare un documento in cui si scaricano le responsabilità del sacerdote. La sorella maggiore non cede ed è stata costretta dalla famiglia a lasciare Casapesenna mentre la  13enne è ancora sotto le cure di Don Michele e dei suoi genitori. Intanto il parroco, intervistato dalla Iena, smentisce tutta la storia, affermando che la ragazzina segue le messe di guarigione che lui stesso fa.

 

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