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Gallinaro – Rai Due ripropone la questione della nuova Gerusalemme di Gallinaro. Testimonianze shock dei fuoriusciti

Gallinaro (di Tommasina Casale) – La storia di Gesù Bambino di Gallinaro approda ancora in Tv. Questa volta è stata la trasmissione condotta da Eleonora Daniele su Rai due “storie italiane” che ha parlato della vicenda che sta facendo discutere la chiesa Italiana. Un luogo che per anni è stato meta di fedeli da tutta Italia dove una vegete, la signora Giuseppina, diceva di vedere il Gesù Bambino e di aver fatto miracoli mai però riconosciuti dalla chiesa. La signora Giuseppina il sei luglio del 2008 muore ed a prendere le retini in mano è stato un suo parente prossimo, Samuele che viene considerato il nuovo pontefice della chiesa della nuova Gerusalemme. Il 29 maggio del 2016 Papa Francesco dirama la scomunica del gruppo di preghiera: “Il gruppo denominato ‘Bambino Gesù di Gallinaro’ o ‘Nuova Gerusalemme’ è impegnato a diffondere in diverse località dottrine falsamente religiose e insegnamenti biblici distorti ed estranei alla verità dei testi sacri. A tale proposito si richiama la Notificazione della Curia diocesana in data 9 ottobre 2001 con la quale la Diocesi prendeva le distanze da ogni coinvolgimento o approvazione del suddetto fenomeno religioso. La posizione dottrinale di tale gruppo è dichiaratamente contraria alla fede cattolica, in quanto obbliga i fedeli a non frequentare i sacramenti, a disapprovare gli insegnamenti e la stessa autorità del Papa, a non avere relazioni con i sacerdoti e le rispettive comunità parrocchiali, a trasgredire la disciplina ecclesiastica”. Ma questo gruppo di preghiera della scomunica non se ne fatto un problema e continuano imperterriti a diffondere una religione tutta loro non riconvenendo Papa Francesco il capo della loro chiesa. A confermarlo è un ministro di questa “nuova Gerusalemme” anche se giuridicamente non è altro che una associazione, Pasquale Laezza, un ingegnere che tra l’altro è stato anche il progettista della struttura dove si incontrano, sempre a Gallinaro, fatto a forma di Arca. “Siamo una chiesa perché credenti di Cristo e non facciamo riferimenti ad aspetti giuridici – dichiara ai microfoni di Storie italiane –  questo Pontefice  non sta seguendo la strada tracciata da Cristo”.  A replicare alle sue affermazione in studio è Davide Murgia, un giornalista che da tempo porta all’esterno le contraddizioni di questi fedeli ritenendoli membri di una vera setta religiosa. Murgia mette in grosse difficoltà Laezza anche sulla base di alcune testimonianze dei fuoriusciti che vengono perseguitati dal momento che decidono di non far più  parte di questa aggregazione, al punto da non permettergli di far vedere i familiari che ancora ne fanno parte. La testimonianza in diretta di una di costoro è agghiacciante. Una testimonianza che parla di un vero e proprio lavaggio del cervello: “considerano  il papa il diavolo – afferma la testimone –  che Gesù invece è considerato il profeta Samuele,  chiamato  anche  il condottiero perchè  ha il compito di condurre i fedeli nella nuova Gerusalemme”. Parole che ha tentato di smentire Laezza, evidenziando che sono testimonianze non attendibili. Quest’ultimo afferma anche che Samuele è stato eletto la guida spirituale e di conseguenza è il nuovo pontefice, dall’assemblea  dei loro fedeli così come previsto dallo Statuto, confermando involontariamente di non essere altro che un’associazione. Una chiesa dove non ci sono sacerdoti ma i ministri di Dio. Questi ultimi praticano anche celebrazioni eucaristiche con tanto di sacramenti, come battesimi o matrimoni che, chiaramente, non sono riconosciuti dalla chiesa cattolica e quindi non validi. Pasquale Laezza conferma  che i fedeli sono in migliaia e che arrivano ad tutte le parti non solo d’Italia ma anche dall’estero. Duro Davide Murgia che mostra il foglio che i fedeli devono firmare per poter entrare a far parte di questa nuova Gerusalemme dove devono accettare di credere al libretto della culla di Gesù. Una sorta di loro bibbia che fa fede a ciò che in quella cittadina di poco più di 1200 abitanti è accaduto in questi anni. Una storia che sa dell’inverosimile quella che si può definire senza mezzi termini una vera e propria setta religiosa, come confermano le testimonianze dei fuoriusciti. Un tempo dal territorio, in special modo da Cellole, ogni settimana partiva un pullman che si recava a Gallinaro a pregare. Un gruppo che non si è dissolto totalmente dopo la morte della veggente  ma che continua, qualcuno anche segretamente, a credere a questa nuova Gerusalemme.

 

 

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