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MIGNANO MONTE LUNGO – Rinviato a giudizio: chiuse le indagini per il sindaco Verdone

Mignano Monte Lungo – Chiuse le indagini per Verdone, il sindaco di Mignano Monte Lungo, accusato di peculato e di aver chiesto rimborsi spese alterati in comune. L’udienza preliminare è fissata per il 16 aprile prossimo. Verdone è finito sotto inchiesta dopo che un gruppo di cittadini aveva scoperto che lo stesso avrebbe dichiarato di aver presenziato a diverse manifestazioni, molte delle quali anche fuori zona per poter ottenere il rimborso chilometrico. Ma la Guardia di Finanza di Sessa Aurunca ha accertato che Verdone a quegli eventi non avrebbe mai partecipato. In alcuni casi ha delegato qualche suo vice, in altri non vi è stata traccia del Comune di Mignano. Il caso più eclatante riguarderebbe la richiesta di rimborso spese per circa 800 chilometri percorsi da Antonio Verdone per prendere parte ad una manifestazione organizzata in un paese alle porte di Roma. Facendo due conti la Guardia di Finanza si è resa conto che era stato dichiarato il triplo dei chilometri in realtà percorsi. Un altro aspetto sul quale il Procuratore ha ravveduto il reato di peculato e truffa è quello riguardante il presunto utilizzo del primo cittadino, dipendente unitamente alla moglie di un Ente montano, della macchina dei vigili urbani di Mignano con annesso autista. Per poter raggiungere il posto di lavoro il sindaco Verdone avrebbe quindi utilizzato un mezzo dello Stato.

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