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Caiazzo – Caso Decò, azienda senza licenza: multa da 5mila euro. Tanta mistificazione e il dramma dei lavoratori

Caiazzo – Il sindaco di Caiazzo Tommaso Sgueglia non ha riaperto la Decò. Sull’albo pretorio, infatti, non ci sono atti in tal senso. E come avrebbe potuto! Deve solo, in quanto sindaco e quindi rappresentate del governo sul territorio, far rispettare la sentenza.
Il caso Decò legato alla chiusura sentenziata dai giudici del Consiglio di Stato, sta mostrando una serie di aspetti, tutti negativi, che caratterizzano la società italiana. Sopra ogni cosa la mistificazione che si riesce a mettere in campo anche davanti a fatti inconfutabili come una sentenza dei giudici. Anzitutto è bene chiarire che la sentenza del Consiglio di Stato non può essere appellata se non per difetti di giurisdizione o altre aspetti strettamente tecnici. Appello che in ogni caso non bloccherebbe gli effetti della decisione del Consiglio di Stato. Quindi quanto deciso dai giudici non può essere disatteso. Il comune deve emettere ordinanza di chiusura.  E probabilmente questo avverrà nelle prossime ore o al massimo giorni. Se non sarà, allora si potrebbe configurare un reato penale quale l’omissione in atti d’ufficio.
Intanto la polizia municipale di Caiazzo, nei giorni scorsi, ha multato l’azienda Iper Volturno, per circa 5mila euro proprio perché starebbe ancora esercitando dopo la sentenza. Quindi starebbe operando priva della necessaria licenza commerciale.
Eppure ovunque si leggono notizie che parlano di “riapertura”, di “rilancio” e di “ricorso al Consiglio di Stato”. Insomma si cerca in tutti i modi di far passare il messaggio: “nulla è successo”. Tutto potrebbe far parte di quella mistificazione della realtà che spesso, purtroppo, oggi siamo costretti a subire in tanti casi e per tanti aspetti della vita quotidiana. Resta, in tutta questa amarissima vicenda, il dramma di tanti lavoratori che perderanno, con molta probabilità, il posto di lavoro. Persone che chiaramente nella vicenda non hanno alcuna responsabilità e pagherannoper errori altrui.

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