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ROCCAROMANA – Cartelle pazze, un cittadino scrive al sindaco: serve rispetto per i cittadini

ROCCAROMANA –  Lettera aperta al sindaco di Roccaromana, Comune delle cartelle“pazze:
“Signor Sindaco, legga, Ella, questa mia lettera aperta, “absit iniuria verbis”, lungi da me ogni intendimento di voler offendere ruoli e persone, ma altrettanto lungi da me il pur minimo peloso senso del rispetto; sono siciliano e son solito dire pane al pane e vino al vino. Il vero rispetto, a cui le fa cenno, non si conquista né con le menzogne né tanto meno con le imposizioni e i ricatti della politica. Rispettare i cittadini vuol dire, innanzitutto, mostrare loro di essere disposti all’ascolto e il non ritenere colpevoli del reato di lesa maestà quei cittadini che Le mostrano di non condividere le sue scelte politiche e quelle della sua Amministrazione e, ancor più, che non c’è “alcun” lesa maestà nella critica alle sue auguste opinioni. Chi dissente da lei, dal suo modo di far politica e di amministrare, ha tutto il diritto di poterlo fare e non per questo è o deve essere considerato e “abbattuto” come un nemico. La critica, anche la più feroce, onesta e sincera, deve essere vissuta, piuttosto, come uno sprone alla crescita e non deve mai essere oggetto di ritorsione di alcun genere. Ma, egregio signor sindaco, ho capito che questo democratico “modus vivendi” non fa parte dell’etica politica di questa sua Amministrazione e soprattutto del suo fare politico che, invece, si nutre di tanta arroganza e supponenza politica. Memento errare humanun est, perseverare autem…” Ricordo di aver letto con estrema preoccupazione, in quanto espressione del “pensare” del primo cittadino di Roccaromana, quello che Lei ha scritto all’indomani del vile attentato intimidatorio di cui è stata fatta segno una sua onesta e laboriosa concittadina, la prof.ssa Longo, e lo riporto nel vano tentativo di non leggervi, ancora, ciò che tutti vi leggono: “Forse si è troppo ignorato il pensiero degli altri? Forse si è troppo denigrato l’atteggiamento degli altri? Forse si è troppo espresso l’assoluta autosufficienza e la non necessità del confronto con gli altri? Forse si è troppo contestato a larghe maglie e senza alcun limite o motivazione (certo siamo liberi di esprimere di tutto e di più anche offese e denigrazioni!) ogni attività di questa comunità.” Ma Le chiedo e mi chiedo: forse la prof.ssa Longo avrebbe meritato l’incendio della sua auto per aver “troppo contestato a larghe maglie”? E quali sarebbero “le critiche a larghe maglie” quelle che la prof.ssa Longo ha fatto per avere maggiori controlli sulla qualità, quantità e igiene dei pasti della mensa scolastica? Le voci, successivamente, ad arte, messe in giro, furono che la prof. Longo avrebbe chiesto il licenziamento del personale addetto alla mensa. Insulsa bugia messa in giro da un gran bugiardo che gira ancora nell’ombra, personaggio meschino e vigliacco, chiaramente fomentatore di astio e tensione. Oppure le critiche a larghe maglie sarebbero le lettere di diffida fatte alla Sua Amministrazione perché venissero tolti i materiali di risulta illecitamente interrati nel suo terreno provenienti dai lavori di riqualificazione della strada comunale confinante? Oppure la richiesta di provvedere agli interventi necessari alla sistemazione della caldaia per l’accensione dei riscaldamenti nella scuola frequentata dal figlio, durante i giorni di freddo intenso? Oppure la richiesta di intervento per la rimozione del manto di ghiaccio che si era formato sulla strada e che le impediva di potersi recare al lavoro? Spero che non sia questo il “criticare a larghe maglie della prof.ssa Longo”? Comunque il fatto, nelle sue varie sfaccettature, è ancora al vaglio della Magistratura ed è da essa che attendo le risposte, lungi da me, per il momento, ogni mia opinione o intesa illazione. Quello che oggi richiama la mia attenzione è un altro leitmotiv: le cartelle pazze. Non è bastato all’Amministrazione, per fare cassa, aver notificato a tappeto, ai poveri cittadini roccaromanesi, accertamenti/verifica dei pagamenti delle cartelle tributo spazzatura 2012 ?
Ora, ad angustiare i martirizzati abitanti di Roccaromana, arrivano anche le notifiche relative alle cartelle del tributo spazzatura 2013. Evviva! Che bella Amministrazione! Ma Lei, sindaco, ha scritto che si mettono in giro inutili falsità, “che i cittadini sanno che le accuse di incapacità sono ormai aria fritta e rifritta considerato che l’Amministrazione Comunale ha raggiunto quei risultati conseguibili solo grazie ad un’azione politica di governo basata sulla trasparenza e legalità e soprattutto sulla disponibilità totale e gratuita a spendere le proprie competenze ed energie per il bene e il miglioramento della comunità.” Ed io ed i cittadini di Roccaromana ci chiediamo: signor Sindaco Anna Filomena De Simone è questo il miglioramento del paese di cui Lei scrive? Bel miglioramento! Passata la festa gabbato lo santo! E’ proprio dopo le elezioni, nei fatti, che si vede la Sua buona politica e la Sua declamata attenzione per i cittadini. Ancora deve finire, infatti, il bailamme causato dalle cartelle pazze del tributo spazzatura 2012 ed ecco che, incredibili dictu, bussa alla porta dei Roccaromanesi il notificatore con le cartelle tributo spazzatura 2013. Ma quello che fa arrabbiare i cittadini, quelli onesti, è che ancora una volta gli avvisi di controllo con diffida a pagare, così come per il tributo del 2012, non vengono notificati ai contribuenti morosi, il che sarebbe un lodevole atto dovuto, meritorio per l’Amministrazione che recupera il dovuto, ma le notifiche vengono puntualmente recapitate anche a quelli che regolarmente pagano e hanno già pagato, costringendo, in questo modo, senza alcun rispetto, i cittadini contribuenti onesti, a defatiganti ricerche delle ricevute oppure a ripagare il tributo già versato alle casse del Comune. I cittadini si chiedono: ma non risulta al Comune il già avvenuto pagamento? Il Comune ha le liste dei contribuenti che hanno effettuato i pagamenti? Nessuno, oramai, crede alla favola dei documenti/dati contabili “rubati”, nel qual caso sarebbe stato bene accertare e perseguire a termine di legge le responsabilità, qualora ci siano, di chi doveva provvedere alla sicurezza e corretta archiviazione dei dati. E, dove vanno a finire i tributi che i Roccaromanesi pagano due volte? E’ previsto un accertamento per la doppia esazione dei tributi? E’ previsto un rimborso a chi ha già versato? Credo proprio di no. Bella Amministrazione! Il modo di procedere da parte di questa Amministrazione può anche integrare una vera e propria illegittimità/illecito; infatti se il controllo sui pagamenti dei tributi è un atto dovuto, esso non può essere effettuato come controllo a tappeto né può essere riproposto, per tutti gli anni in cui vige l’obbligo di conservazione delle ricevute, come pratica usuale. A questo punto, non bastano più le semplici reprimende dei cittadini che si lamentano e delle opposizioni che si lamentano, credo che sia giunto il momento, al di là delle semplici lamentele, intraprendere una protesta forte: decidere di mandare a casa questa Amministrazione. A tal fine l’opposizione faccia il suo mestiere di opposizione, non si limiti ad un semplice volantino, premessa di un “cahiers de doléances”, prenda il coraggio politico necessario in questi momenti e manifesti insieme ai cittadini per mandare a casa questo sindaco e questa Amministrazione, chieda formalmente le dimissioni del Sindaco e della sua giunta, responsabile di aver causato tanti disagi e che continua imperterrito in questo suo modo di governare il paese. Il Sindaco e la sua Giunta prendano atto del loro fallimento politico e affidino ai cittadini la scelta politica utile a ridare un po’ di vita a questo paese che soffre di asfissia amministrativa. A Roccaromana è necessario il cambiamento per respirare un po’ di aria pulita”.
(Professore  Alfredo Pappalardo)

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