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Vairano Patenora – Picchiò un giovane nella piazza principale del paese, condannato al risarcimento del danno

Vairano Patenora –  Il Tribunale di S. Maria Capua Vetere, accogliendo l’appello proposto dai difensori di parte civile, gli avvocati Vincenzo Cortellessa e Luca Geremia, ha annullato la sentenza di assoluzione di primo grado e ritenuto penalmente responsabile l’imputato Mancino Alfonso del reato di lesione personale ai danni di Diego Di Matteo per  avergli cagionato la lussazione della spalla destra a seguito di una violenta lite e lo ha condannato a risarcire tutti i danni, con una provvisione immediatamente esecutiva di € 2.000. Mancino Alfonso, infatti, era stato assolto in primo grado dal Giudice di Pace di Teano che non aveva ritenuto attendibile la ricostruzione fornita dalla parte civile e dai testimoni escussi in dibattimento; tale decisione era stata, però, impugnata dai difensori della vittima, ritenendo che vi fossero tutti gli elementi per condannare l’imputato. Invero, nel corso della sua escussione dibattimentale, il Di Matteo ha minuziosamente ripercorso tutti gli eventi che lo portarono finanche a subire un intervento chirurgico per sistemare la spalla danneggiata; secondo la persona offesa, infatti, mentre si trovava all’interno della propria autovettura in compagnia di una sua amica, proprio nella piazza principale di Vairano Patenora, veniva avvicinato dal Mancino che – dopo averlo trascinato fuori dall’autovettura – lo colpiva con calci e pugni mentre giaceva a terra. Solo grazie all’intervento di un suo amico – anch’egli escusso in dibattimento davanti al Giudice – l’imputato desisteva dalla sua azione; il giovane Di Matteo veniva quindi trasportato presso l’Ospedale di Piedimonte Matese dove, dapprima, gli veniva ingessato l’arto e, nei mesi successivi, veniva sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per eliminare i postumi della lussazione e riportare in piena funzionalità la spalla. Il Di Matteo a seguito dei fatti presentava una dettagliata denuncia presso i Carabinieri di Vairano Scalo che, dopo le indagini di rito, trasmettevano gli atti alla competente Procura della Repubblica;  a seguito della citazione a giudizio da parte del PM di Santa Maria Capua Vetere, il Di Matteo – assistito e difeso dagli avvocati Cortellessa e Geremia –  si è anche costituito parte civile,  per ottenere i danni subiti in conseguenza dell’aggressione denunciata; tuttavia, il Giudice di Pace aveva ritenuto esente da responsabilità l’imputato e lo aveva assolto dal reato di lesioni personali. Contro tale decisione hanno proposto appello i difensori del Di Matteo, ottenendo la riforma totale della sentenza di assoluzione e la condanna del Mancino Alfonso al risarcimento di tutti i danni cagionati in relazione al reato contestato dalla Procura di S. Maria C.V.

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