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Caianello / Vairano Patenora – Rapinano un cittadino di Caianello: arrestati due immigrati

Caianello / Vairano Patenora – I Carabinieri della Stazione di Vairano Scalo (CE), coadiuvati da personale del Nucleo Investigativo di Caserta, nei centri di Vairano e Caianello, hanno sottoposto a fermo di P.G. d’indiziato di delitto per concorso in rapina aggravata, i cittadini della Guinea, Toure Mohamed, cl. 1995, e Toure Ali, cl. 1997, entrambi richiedenti asilo e domiciliati a Caianello.  A carico dei due, i militari dell’Arma, hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza in ordine alla rapina perpetrata ai danni di un trentottenne di Caianello che, nella serata del 15 settembre scorso, venne aggredito dai fermati e derubato del suo marsupio contenente il telefono cellulare, i documenti personali e le chiavi di casa. I malfattori, dopo l’azione delittuosa, si allontanarono a piedi nelle campagna circostanti. Gli immediati accertamenti hanno consentito di recuperare, a seguito di perquisizione, l’intera refurtiva, rinvenuta nella disponibilità dei due.  Toure Mohamed e Toure Ali  sono stati accompagnati presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere e posti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria che, nel concordare con le risultanze investigative raccolte dall’Arma, ha convalidato il fermo disponendo la permanenza in carcere.

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4 commenti

  1. Collaboratore delle indagini

    I signori giornalisti, prima di scrivere mezze verità, dovrebbero informarsi precisamente sullo svolgimento dei fatti oppure tacere fino a quando gli organi competenti non decidono di rendere pubbliche le informazioni.
    Nel caso specifico, il signore “aggredito” in questione, ——— , ha deciso una sera di avvicinare i due giovani in questione per avere un rapporto sessuale con entrambi in cambio di soldi. Al rifiuto dei due ragazzi, questo bel personaggio è fuggito per non fare una grande figura di m**** con i carabinieri (che i ragazzi stavano avvertendo) lasciando il suddetto marsupio. A quel punto i ragazzi, anche loro in errore, hanno raccolto il marsupio e hanno cominciato ad utilizzare il telefono, sbarazzandosi dei documenti. I ragazzi sono sicuramente da condannare, ma non c’è stata nessuna aggressione.

  2. Ci atteniamo alle decisioni della Procura, lei ha una sua verità? Ci contatti le garantiamo riservatezza

  3. Collaboratore delle indagini

    La mia non è una verità personale, ma è la ricostruzione dei fatti per come sono andati e se le indagini preliminari daranno esito diverso, questo sarà il Gip a stabilirlo. Io capisco bene che il vostro mestiere è riportare l’accaduto e sono contento (almeno di questo) che non sia uno dei soliti articoli razzisti e xenofobi come se ne vedono in giro, non riesco però a non pensare che un articolo del genere, senza alcuna ricostruzione del background e della vicenda in toto, possa generare la solita sfilza di commenti contro i cittadini stranieri e in particolare i richiedenti asilo. Certo non è colpa degli organi di stampa se siamo pieni di analfabeti funzionali ma spero che, una volta accertate tutte le vicissitudini e le sfumature di questa storia, ci sia spazio anche per un articolo più completo e dettagliato.

  4. Non mettiamo in dubbio nulla, ma parlare e scrivere in anonimo non fa bene alla verità. Quindi, se ritiene, siamo pronti ad ascoltarla, anche garantendole l’anonimato