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Mignano Montelungo – Comparelli, la consigliera alla “sfilata” e il concorso dei “corpi” che non serve e non piace più

Mignano Montelungo (di Gianni Del Monte) – C’è, a Mignano Montelungo, una giovane consigliera comunale – Veronica Comparelli – silente quasi tutto l’anno, tranne in estate quando impegna tutta se stessa nel preparare la manifestazione della sfilata dei corpi. Uno dei tanti concorsi di bellezza in cui le ragazze mettono in mostra le proprie forme per essere giudicate e  premiate. Ma poi, cosa c’è di male? Ai tempi di Sofia Loren, sicuramente niente. Oggi, invece, tanto.
Un concorso, quello mignanese, come tanti altri, appunto, fuori dal tempo, fuori dalle aspettative della donna modera a cui piace mettere in mostra più il cervello che le curve.  Ma cos’è che spinge queste ragazze a partecipare ad un concorso, dove si guarda esclusivamente alla lunghezza delle gambe, alla taglia del seno, ai fianchi, ai glutei?
Per molte di loro diventare una Miss (seppur in un piccolo paese come Mignano Montelungo) significa realizzare un sogno, di quelli che uno ha in un cassetto, con la speranza di aprire così un portone nel proprio futuro.
La gente si riempie la bocca con la necessità di vedere una donna veramente cambiata e determinata, che spicca nel mondo del lavoro, in televisione, così come nella vita di tutti i giorni; poi, purtroppo, si  ritorna alle solite cattive abitudini e il cambiamento rimane campato per aria, la donna diversa rimane un mito e la bellezza interiore, se c’è, non la vede nessuno. E tutti aspettano di vedere capelli lucidi, fianchi “oscillanti” e centimetri di pelle nuda.
I concorsi di bellezza non servono più a quelle donne che prima della bellezza, sentono la necessità di difendere un universo femminile in cui la dignità di donna occupa sempre e comunque il primo posto. Una gara di corpi, degli abiti e sorrisi forzati, in una competizione priva di contenuti, alle donne di oggi non serve più.  Speriamo che per il prossimo futuro la consigliera Comparelli smetta di essere “delegata alla sfilata” e incominci a partorire e attuare progetti per l’intera collettività mignanese

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un commento

  1. Roberto Fanini

    Sebbene l’organizzazione di un concorso di bellezza  non rappresenti appieno le aspettative  riposte  nell’operato degli amministratori, quando a questi ci si affida, è  pur vero che in un clima di assolto immobilismo che, inesorabilmente, regna nelle stanze del palazzo da inizio legislatura,  anche  la realizzazione di un concorso di bellezza,  che ai più  può risultare frivolo e senza contenuti, assume la sua importanza.  È necessario, invece, nel prendere spunto da quanto descritto nell’articolo, spostare l’attenzione su quello che gli altri componenti del consiglio comunale fanno, ossia: nulla. La loro attività istuzionale, ormai limitata ad inutili alzate di mano nel corso delle sedute consiliari è  avvilente, la mancanza di idee e di progetti da realizzare: insopportabile, il loro silenzio: inspiegabile. Tutto cio decreta,  inesorabilmente, la loro inutilità. Interroghiamoci su questo  che è il vero dramma della nostra comunità,  e non una sfilata di moda.