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ALTO CASERTANO – CRISI DELLA POLITICA, PRATO: “NELL’ALTO CASERTANO SERVONO RAPPRESENTANTI MIGLIORI”

ALTO CASERTANO  (Adriano Prato) – Siamo stanchi, siamo veramente stanchi Noi Italiani di assistere e subire quotidianamente le angherie di una classe politica che non ci rappresenta da tempo. E’ documentato negli atti legislativi ed in ogni attività di Governo e del Parlamento che i provvedimenti sono sempre e solo finalizzati alla conquista delle poltrone e del potere nonché alla tutela delle caste e del potere economico finanziario; giammai, invece, alla Tutela del Cittadino, il vero Signore dello Stato per dettato costituzionale. Siamo stanchi, siamo veramente stanchi di dover sacrificare l’intera nostra vita ed attività lavorativa, professionale o meno, a beneficio di uno Stato, quello attuale, che non fa che chiederci tasse e contributi, e, al contrario, non ci assicura stabilità economica, benessere, lavoro, tutele e dignità. La stessa Unione Europea, come noto a tutti, è stata costituita non sulla base di una strategia comune di ordine politico tesa alla costituzione di uno Stato comune a tutela degli interessi e dello sviluppo degli Stati membri e quindi degli interessi comuni, bensì costituita a tutela degli interessi economico-finanziari delle banche e dei potenti. L’introduzionedella moneta unica ci ha dimostrato nei fatti che si è andato incontro a maggiori crisi economico-finanziarie più che a stabilizzazioni. Quindi, cari Lettori, siamo rimasti prede in gabbia del potere economico-finanziario e le Nostre Famiglie sono state messe letteralmente in ginocchio perché, nonostante l’impegno profuso dai singoli e dalle imprese, i disagi sono aumentati di giorno in giorno fino a costringere le Famiglie a chiudersi in se stesse per sopravvivere e ciò per l’ assenza di nuove prospettive di sviluppo per gli occupati e soprattutto per i disoccupati delle nuove generazioni, per le imprese (che cessano l’attività) e per il ceto medio, per i deboli e per i malati. Oggi, molto più di ieri, abbiamo dovuto imparare a compiere sempre maggiori e quotidiani sacrifici per poter sopravvivere, a differenza di chi, nel potere politico ed economico-finanziario alto, gode di benefici immensi ed illeciti. Invece di indagare e portare dietro le sbarre i responsabili sia politici che di settore si perseguita il Cittadino onesto e lavoratore per colmare i deficit provocati dall’incompetenza e dagli interessi di essi politici e funzionari. Si può affermare senza tema di essere smentiti che l’avvento di Mani Pulite, di cui quest’anno si è celebrato il venticinquesimo, ha comportato maggiori disagi rispetto al periodo precedente. Infatti al politico di turno che giostrava ed incassava tangenti si è sostituito il funzionario. Almeno, prima, seppure in modo illegale, il politico concedeva favori al Cittadino attraverso le cosiddette “raccomandazioni”, oggi invece i funzionari intascano tangenti senza neppure concedere qualcosa a chicchessia. Questa è la verità. Eppure il Pool di Mani Pulite (nato dall’idea di Rocco Chinnici) è finito sui libri di storia scolastici a differenza dei veri grandi eroi che, veramente, pagandone il prezzo con la vita, hanno combattuto sul campo (tra essi Dalla Chiesa, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, eccetera), i quali, come è noto, intanto non hanno potuto portare avanti il loro lavoro in quanto traditi dal potere centrale. Beh! Questa è ormai Storia, anche se non è quella, come al solito, scritta dal vincitore, ma, invece, Storia Vera. A fronte di tanto, in politica, non esiste più destra, né centro, né sinistra; non esistono più, quindi, le ideologie ma esiste solo l’accaparramento di poltrone per tentare di gestire il potere in modo addirittura autoritario. Ne è di esempio soprattutto la tentata riforma costituzionale che poi ha portato all’ultimo referendum. Insomma il Cittadino italiano vero ed onesto è stanco e non può che essere confuso! Ed altro non può auspicare esso Cittadino che siano lasciati a casa i populisti, i cosiddetti tecnici del governo (tecnici per la difesa dei loro diritti personali e di quelli di casta), i grandi imprenditori (da sempre dediti a far soldi per loro stessi e ad ottenere dei vantaggi), i Presidenti del Consiglio prestanome (come all’attualità ed anche nel recente passato) non eletti direttamente dal Popolo Sovrano. A questo punto la domanda è: e quale sarebbe il nuovo progetto? La risposta è: Noi vogliamo nel Governo nazionale essere rappresentati da una persona Colta, dedita alla valorizzazione dei Valori e della Cultura italiana, dedita alla tutela esclusiva dell’amministrato e non dei poteri forti, dedita alla soluzione definitiva del deficit pubblico anche indicando alla Magistratura i nomi dei responsabili del provocato deficit, dedita alla valorizzazione integrale delle grandi risorse italiane (tra le quali il turismo, le immense opere d’arte ed i prodotti made in italy), dedita alla tutela dei più deboli e del ceto medio (quest’ultimo da sempre traino dell’intera economia), dedita a far sì che l’Unione Europea sia aggregazione politica tra Stati pari e non più tra Stati sovrani e Stati di seconda categoria, dedita ad assicurare lavoro alla nuova generazione. Mi fermo qui! Ed allora fuori i nomi! E chi ha queste qualità non si tirasse più indietro per paura di sporcarsi in politica, ma sacrificasse parte della sua vita all’interesse comune; ne trarrebbe anche vero vantaggio e soddisfazione morale interni. Questa, secondo me, è l’unica e praticabile rivoluzione social-politica percorribile nei tempi odierni, cioè uscire allo scoperto, farsi valere e non tirarsi indietro. Sono infatti finiti i tempi in cui si imbracciavano i fucili per fare le rivoluzioni, ora, invece, la rivoluzione non può che essere di natura intellettuale. Più Cultura, meno politica! E si potrà osservare: e chi è questa voce che scrive e si esprime in questo modo, ma chi crede di essere! La voce non è altro che quella di un Popolo onesto ma stanco che esige il cambiamento! Anche nell’Alto Casertano, quindi, e più precipuamente nell’area Matesina, a fronte della totale odierna assenza di qualificati e probi rappresentanti territoriali nelle più alte Istituzioni (anche per questioni di bacino elettorale) è necessario avviare un nuovo progetto che, al di là degli schieramenti politici, assicuri tutela e visibilità al Territorio.

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