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TEANO – Questione raccolta nocciole, continua la polemica: la soluzione sempre più lontana

TEANO ( di Antonio Migliozzi ) – Puntuale, decisa e molto significativa è giunta la risposta da parte del geometra Enrico Barra, rappresentante di un folto numeroso di cittadini teanesi seguito da un team di legali esperti in materia agricola, in risposata a quanto dichiarato in questi giorni dall’imprenditore agricolo Nicola Palmiero in merito all’Ordinanza Sindacale n. 13 del 19/03/2017 emessa dal Sindaco Nicola Di Benedetto che vieta la raccolta delle nocciola con i macchinari durante il periodo di siccità con i macchinari fino ad una distanza di 200 metri da abitazioni private e da strutture varie. “Come al solito o non si è letto bene o si fa finta di non saper leggere i contenuti della specifica ordinanza”, esordisce il geometra Enrico Barra. “La stessa non vieta assolutamente la raccolta delle nocciole, come si vuole far credere dall’agricoltore Nicola Palmiero, ma detta delle specifiche condizioni e concrete limitazioni. In sostanza l’Ordinanza non fa altro che vietare la raccolta delle nocciole solo ed esclusivamente nei pressi dei fabbricati residenziali, mediante l’utilizzo di mezzi meccanici che provocano a loro volta polveri. La stessa Ordinanza, se viene interpretata in maniera corretta, serve anche a tutela la salute dell’operatore stesso che opera sul mezzo meccanico, il quale inevitabilmente si trova a stretto contatto con le polveri. Su questo punto è bene che si faccia chiarezza. Non riesco a capire come mai in tutto l’Agro Nolano, che è considerato la capitale della nocciola in tutto il Sud Italia, tutte le amministrazioni comunali ( vedasi Nola, Camposano, Carbonara di Nola, Casamarciano, Cicciano, Cimitile, Comiziani, Liveri e tanti altri ancora ), al fine di tutelare la salute dei loro concittadini hanno emesso la stessa ed identica ordinanza prodotta da Comune di Teano? A Teano i veri imprenditori agricoli di nocciole che operano sul territorio del nostro comune e che a loro volta producono con la raccolta stessa un concreto reddito, si contano sulle dite di una mano. Gli altri considerano, e fanno della raccolta della nocciola, una seconda attività legata al loro stipendio: chi da impiegato statale, chi da libero professionista. Di conseguenza, è come se fosse un di più su quello che dichiarano ai fini fiscali. Non è assolutamente vero quanto dichiarato che questo settore si configura come una fetta importante sull’economia sidicina per svariati milioni di euro, forse questo lo è solo per qualche famiglia, dimenticandosi che il territorio del Comune di Teano è composto da circa 15mila abitanti che si occupano di ben altro. E’ bene che si sappia, invece, che in Italia la normativa di riferimento è rappresentata dal Decreto Legislativo n. 81 del 4 aprile 2008 e molto più specificatamente all’allegato IV punto 2.2 Difesa contro le polveri viene prescritto l’inumidimento del materiale stesso. Infatti, l’Ordinanza in questione vieta nei pressi di fabbricati dove risiedono persone, la raccolta delle nocciole nei periodi di siccità. In particolare nel caso specifico della raccolta della nocciola approfonditi studi scientifici effettuati in collaborazione di Arsial, Ausi, Laboratorio Igiene Industriale e dell’Università della Tuscia laboratorio di Ergonomia e Sicurezza del Lavoro è stato accertato che la polvere proveniente dalla raccolta delle nocciole contiene una sostanza altamente nociva, quale “Silice Cristallina”, primo imputato della causa dei problemi dell’apparato respiratorio. Inoltre, in queste polveri non solo ci sono residui dei veleni utilizzati in agricoltura, ma anche residui di altre lavorazioni o disastri ecologici. Il pulviscolo innalzato in aria crea una nube che poi viene trasportata dal vento per chilometri e chilometri andando a ricadere ove crede. Poi ci si aggiunge la doppia raccolta, questo significa addirittura aumentare il pericolo ed esporre i cittadini ad esporsi ad un’inalazione doppia di Silicie Cristallina e di residui di amianto. L’amministrazione, nel caso specifico, ha ben operato nell’emanare la specifica Ordinza, così come la maggior parte dei Comun dell’Italia intera al fine di salvaguardare i diritti di ogni singolo cittadino. Mi viene da pensare che una eventuale petizione contro la stessa significherebbe chiedere all’eventuale firmatario di auto avvelenarsi o auto inquinarsi. Sarebbe opportuno, invece, che i veri imprenditori agricoli si dotassero di apposito dispositivo che sfrutta l’azione di un micro getto di acqua che, nebulizzata all’interno del condotto di uscita delle polveri, entra in contatto con il particolato solido, e ne induce la sedimentazione. La salute dei cittadini viene prima di ogni altra cosa. Bisogna tutelarla. Sicuramente è un tema molto ma molto più importante dell’agricoltura. Anzi, proprio perché oggi si viaggia alla velocità della luce manomale che per questa volta almeno su questo argomento, l’attuale amministrazione comunale non è stata a guardare ma ha tutelato la salute dei propri concittadini che sicuramente come numero prevalgono di gran lunga su quelli che si occupano della raccolta di nocciole. A difesa dei cittadini ma soprattutto dei bambini.

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