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ALIFE – Scandalo al cimitero, blitz dei carabinieri: perquisite diverse abitazioni. Coinvolti impiegati comunali e imprenditore

ALIFE – Si stringe il cerchio intorno allo scandalo al cimitero per le riesumazioni illegali. Questa mattina, all’alba, i carabinieri della compagnia del Matese hanno perquisito cinque abitazioni. Cercavano documenti per dimostrare le illegalità commesse nella gestione del campo santo del paese. Uno scandalo emerso qualche mese fa con il ritrovamento di resti umani riesumati e abbandonati in alcun sacchetti di plastica. Sono state perquisite le case di due impiegati comunali – Cassano Giovanni e Cassano Luigi – rispettivamente ex responsabile della gestione cimiteriale, oggi usciere municipale; mentre il fratello Luigi è vigile urbano. Perquisite anche le case di due operai a prestazioni – Marzocchi Salvatore e Di Caprio Gianluigi – che venivano utilizzati per una serie di lavori all’interno del camposanto e – ipotizzano gli investigatori – anche per le riesumazioni illegali. Perquisita anche l’abitazione dell’imprenditore D’Ambrosio Pasquale titolare della ditta incaricata alle tumulazioni e riesumazioni.  Si cercava documentazione per capire il coinvolgimento delle persone perquisite nelle riesumazioni illegali. Secondo le prime indiscrezioni gli uomini guidati dal maggiore Falso avrebbe portato a casa un buon “bottino”; documenti che potrebbero essere fondamentali negli sviluppi dell’inchiesta.

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2 commenti

  1. Alife sta diventando il rione sanità dell’alto casertano.. complimenti a tutti i cittadini che non vedono e non sentono e non sanno niente.

  2. per fortuna che li da voi qualche persona si muove e mette alla luce i vari problemi che investono il campo lavorativo funebre qui da noi e cioè benevento e tutta la provincia si fa ancora si salvi chi può xchè nessuno se ne fotte scusate il termine dopo che siamo stati costretti a spendere soldi da parte della regione campania x l’abilitazione a svolgere determinati lavori io che sono un operatore funebre sto a casa in disoccupazione xche l’agenzia dove lavoravo voleva il mio impegno 24 ore su 24 ma non del dovuto compenso e così qui a benevento si lavora in nero con personale non idoneo o preso da altre agenzie senza che esse appartengano allo stesso consorzio agenzie che non hanno tutte le varie autorizzazioni x esercitare l’attività tipo rimessa lavaggio e così via carro funebre lasciato pargheggiato nello stesso garage dove ci sono furgoni di ventitori al mercato dove sono parcheggiate anche le macchine dei privati compresa la mia e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. il sottoscritto ha provato a parlare con il massimo cittadino ma x ben 4 volte mi ha saltato l’incontro colui che almeno dovrebbe stare a sentire noi comuni mortali