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Roccamonfina – Calata di Sant’Antonio, i preti scrivono ai fedeli: rispettare le regole

ROCCAMONFINA ( di Antonio Migliozzi ) – Si tratta di una vera e propria Lettera Aperta quella che i Parroci ed i Sacerdoti di tutta la comunità di Roccamonfina hanno scritto al popolo dei fedeli e fatta affiggere con un manifesto, in riguardo alle vicende che si stanno susseguendo per la tradizionale Festa Patronale in onore di Sant’Antonio da Padova con la “Calata di Sant’Antonio” che si terrà nella data del 30 maggio, ultimo martedì del mese.
“Carissimi Fedeli di Roccamonfina – si legge nella manifesto – sono i vostri Parroci e Sacerdoti che parlano, per offrirvi alcuni chiarimenti in merito a talune innovazioni riguardanti lo svolgimento delle feste patronali di ogni Parrocchia di Roccamonfina, e in particolare della Calata di Sant’Antonio.Voi sapete che la Conferenza Episcopale Campana ha elaborato ed emanato negli anni una serie di norme volte a favorire l’esercizio della devozione popolare e lo svolgimento delle feste patronali con uno stile più consono all’autentico spirito religioso. E’ stato poi dato del tempo alle singole Diocesi della Campania per dotarsi di regolamenti interni con l’indicazione di alcune scelte prioritarie. Un capitolo importante di queste normative, solo relativamente nuove, è quello che riguarda il modo di sostenere finanziariamente le feste ( nessuno nega che finché siamo su questa terra dobbiamo fare i conti anche con incombenze del genere ), che comprende tra l’altro la prassi delle aste ( “ammessa” ): se in maniera plateale e sfacciata, o più riservata e discreta; se con modalità tali da favorire la partecipazione del maggior numero di fedeli all’ “accompagnamento” delle statue della Madonna e dei Santi, o da riservarla ad alcuni più forti e organizzati. Per evitare speculazioni e sperequazioni, particolarmente su questo punto, la nostra Diocesi di Teano – Calvi, dopo un lungo cammino di acquisizione di informazioni e opinioni, tramite consultazione con sacerdoti, comitati festa e fedeli diocesani, circa squilibri e abusi che ci possono essere in questo campo, è giunta alla conclusione e determinazione di evitare che in tutto il territorio diocesano si indicano aste durante le processioni con la Madonna e i Santi. Attenzione: la decisione con cui i Parroci e Sacerdoti roccani, insieme a tutti i fedeli, vogliamo impegnarci a fare nostra questa normativa, responsabilmente e gioiosamente, la quale contribuisce ad evitare stonature e storture durante le processioni e a riscoprire il vero senso della festa cristiana, forse non dipende da situazioni scabrose, eventualmente esistenti nella nostra Diocesi, e in particolare a Roccamonfina, ma bisogna anche comprendere che la ‘legge’ è uguale per tutti e vale per tutti, e noi vogliamo rispettarla nella convinzione che ne verranno soddisfazioni e vantaggi per tutti. Contando sulla vostra sensibilità di fede e sulla vostra disponibilità a comprendere fino in fondo le ragioni della Chiesa diocesana, vi salutiamo fraternamente nel Signore e vi aspettiamo a tutti i festosi eventi che si terranno a breve e media scadenza nel nostro delizioso Comune”.
La lettera – manifesto porta la firma di Don Giiadio De Biasio, Don Renato Errico, Don Pasqualino Fusco, Don Paolo Martuccelli, Don Mimì Monda ed i Frati del Santuario Maria SS dei Lattani.
I sottoscrittori della lettera, insieme al Sindaco di Roccamonfina Carlo Montefusco ed una rappresentanza della società civile di fedeli, alle ore 19 di lunedì 8 maggio incontreranno l’Amministratore Apostolico S.E. Monsignor Arturo Aiello per discutere sull’argomento.

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