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ROCCAMONFINA – Fondazione Nicola Amore, il giudice smantella le “fantasie” di Montefusco. Riconosciute di ragioni Petrillo. Ecco l’ordinanza

ROCCAMONFINA – Tutte la azioni messe in campo dall’amministrazione comunale per ottenere il controllo della Fondazione Nicola Amora sono illegittime. Per questa ragione il giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha sospeso l’efficacia di ogni atto, con una motivazione che  anticipa – in sostanza – anche il merito del giudizio stesso. Non ha nessun valore, quindi, la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione, non ha nessun valore qualsiasi atto messo in campo dal “governo” di Carlo Montefusco contro Emma Petrillo e il resto del CdA della Fondazione.  Peccato però che gli 11mila euro di spese legali, determinate dall’azione “empatica” del sindaco Montefusco, i cittadini di Roccamonfina dovranno sborsarli, con le loro tasse, certamente. Sarebbe cosa buona e giusta che, ora, Montefusco e il resto della maggioranza e anche Ludovico Feole, coprissero di tasca propria quelle inutili spese per un legale. Soprattutto in considerazione del fatto che anche senza essere esperti di diritto, si capiva che – giuridicamente – la strada intrapresa da Montefusco era sbagliata. Ma, probabilmente, loro seguendo il motto – annunciato anche in quale consiglio comunale – “noi ce ne freghiamo delle regole” sono andati avanti lo stesso. Insomma tutti gli atti che hanno portato alla nomina del nuovo presidente del CdA guidato da Giuseppe Fusco sono stati poco più di una rappresentazione teatrale. Nulla di giuridicamente rilevante. Anche perché – come ribadisce il giudice – si tratta di una fondazione di diritto privato, i cui atti di nomina da parte del sindaco non hanno natura pubblicistica. Determinanti, ai fini della presente ordinanza, sono state le dichiarazioni rese da presidente  Giuseppe Fusco (quello “prefito” dal sindaco Montefusco)  in ordine alle sue azioni per il blocco del conto corrente della stessa Fondazione. Circostanza che ha convinto il giudice ad emettere il provvedimento di sospensione.  Trionfa quindi la linea di Emma Petrillo, assistita dagli avvocati Luigi Ricciardelli e Giancarlo Fumo che con un articolato ricorso sono riusciti a far valere le ragioni della Fondazione. Intanto i cittadini di Roccamonfina ora hannop una certezza: agli oltre 800mila euro di debiti fuori bilancio vanno oggi sommati gli otre 11mila euro spesida Montefusco per un’azione che non aveva alcuna base giuridica.

 

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