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PIETRAMELARA – Comunali, Zarone: accettiamo le critiche, non tolleriamo insulti

PIETRAMELARA (cs) –  “Non pretendiamo elogi, ma non tolleriamo di  essere insultati. Qualche giorno fa è stato pubblicato un’articolo riguardante la situazione finanziaria del nostro Comune. In un Paese normale, libero e non succube, queste cose avrebbero suscitato l’interesse di tutti. Al contrario, da noi  è stata ritenuta un’affermazione audace e offensiva .Quando un’azione viene usata in maniera strumentale ha un solo scopo, quello di comprometterne la credibilità. A fronte di questo ne è conseguita una virulenta crociata denigratoria. Si sono risvegliati i vecchi rancori, si è ricorso alla volgarità dell’insulto e ad altre indicibili e deprecabili affermazioni offensive. Questi avvelenatori di professione, che non hanno mai avuto il coraggio di dichiarare la propria identità, trovano comodo nascondersi dietro un’ignobile anonimato. Chi ha il coraggio delle proprie affermazioni e non ha nessun privilegio da difendere, si qualifica senza alcun timore, cosa che il sottoscritto fa da sempre. Posso capire l’interesse a conservare le proprie convenienze , difendendo ad oltranza il proprio prosperoso orticello, senza che questo dia diritto a scomposte reazioni. Il Comune è patrimonio di tutti e non di chi si sente autorizzato ad esercitare il libero arbitrio decisionale al di fuori delle regole. Questi quattro gatti lamentosi e arrabbiati continuano a nascondere la testa sotto la sabbia e hanno il coraggio di di dichiarare, con spregiudicatezza, che hanno a  cuore le sorti  del nostro Paese. Non posso non complimentarmi con quelle persone sensibili ed intelligenti,che avendo inquadrato nella giusta dimensione i reali problemi e le possibili conseguenze che ne potessero derivare , hanno apprezzata la validità dell’articolo. Li ringrazio per il loro incitamento ad andare avanti. Siatene certi non mi fermerò.  Lo faccio per amore del mio Paese e per il rispetto dei cittadini . Adesso sfogatevi pure, scatenate i vostri isterismi, le vostre scomposte aggressioni dialettiche, tanto è l’unica cosa che vi riesce meglio. Mentre il Paese va a rotoli sbandierate, pure, le vostre questioni di lana caprina. Un giorno siete chiamati a renderne conto” (Vincenzo Zarone)

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6 commenti

  1. Egregio sig. Zarone, ha tutta la mia stima per quello che sta facendo, la cosa strana è che quello che fa lei lo dovrebbe fare il suo bamboccione, che dice di far politica da venti anni, (sempre all’opposizione). Se la notizia del buco di bilancio del nostro comune, non ha suscitato quel clamore che probabilmente lei si aspettava, è dato dal fatto, che tale notizia circola da molto tempo, più di quando lei si aspetti. Molti pietramelaresi anno già fagocitato e mal digerito tale notizia. Le dico di più, il buco di bilancio si aggira tra i due e quattro milioni di euro. La somma certa si potrà appurare con il bilancio 2017, in quando la nuova normativa ,equipara i bilanci comunali a quelli societari, per intenderci alle società private. Se il suo bamboccione si fosse interessato più alle questioni locali, che a quelle regionali, queste cose le avrebbe dovute sapere da un pezzo, semmai trovasse qualcuno che c e lo leggesse. Visto che sta chiedendo i bilanci, chieda anche i ruoli, soprattutto quelli relativi alla tarsu, così potrà appurare, in che modo, la politica a lui avversa, ha fatto pagare le tasse ai cittadini.

  2. Pietramelara è in paese di pulcinella. E’ sempre festa!

  3. Gli avvelenatori si conoscono e, fortunatamente, si ammucchiano tutti insieme e alla rinfusa. Basterebbe per dire che dignità non appartiene a costoro. In ogni modo, basta che si presentino al tribunale supremo del popolo per vedere quanta ragione hanno. In verità alcuni di loro già lo hanno fatto in passato e sono stati condannati severamente direttamente o per interposta persona (fratelli ecc). Hanno provato ancora ma il responso è stato sempre lo stesso.

  4. Apprendo ora dell’enorme buco di bilancio causato dalla attuale amministrazione in 10 anni (mi sembra che la precedente aveva lasciato un avanzo di bilancio). Se è vero quello che scrivete allora è veramente enorme rispetto alle dimensioni del nostro paese ed è difficilmente riparabile, se non impossibile. Mi chiedo: con questa situazione c’è ancora qualche pazzo scellerato che pensa di candidarsi a sindaco? E per fare cosa? Niente, visto che le risorse economiche non permettono di fare, progettare o pensare alcunché. E allora perché? Perché prendersi rischi inutili?(se c’è dissesto possono essere chiamati a rispondere anche loro insieme agli amministratori precedenti, e personalmente). Leggasi RESPONSABILITA’ DEGLI AMMINISTRATORI PUBBLICI (è legge). E allora perché tutti (almeno a parole) vogliono correre verso questa poltrona? (o sedia elettrica?). C’è chi lo fa per pura esaltazione personale, c’è chi, come i giocatori d’azzardo “malati”, lo fa solo per avere la soddisfazione di perdere di nuovo, c’è chi lo fa per “amore” del proprio paese, c’è chi lo fa per noia (visto che non ha null’altro da fare o che il proprio lavoro non lo soddisfa), ce chi lo fa (tipo i giocatori malati di prima) per un insano spirito di sacrificio verso il paese e verso il popolo di Pietramelara, ce chi lo fa per ricevere il testimone di un andazzo che deve continuare, ma c’è anche chi spera di vedere realizzate le proprie aspettative di lavoro (boh!!!), c’è pure chi dice di avere ricevuto per grazia divina il dono dell’amministratore modello e chi si accontenterebbe di riuscire a formare una lista per essere soddisfatto. Da questi “super eroi” che oggi si eleggono a paladini per il paese, non ho ancora sentito qualcuno che, con molta responsabilità e senso pratico, ammetta di non poter far niente per migliorare le scuole, le strade, la sicurezza, il servizio pubblico di trasporto, le piste ciclabili, i centri sportivi e quant’altro la gente si aspetterebbe da lui votandolo; che una serie di situazioni concomitanti come la spending rewiev, il patto di stabilità, il dissesto delle casse comunali ecc… non gli permetteranno di poter iniettare risorse per questi e per altri progetti ricettivi di impegni economici. Non ho ancora sentito qualcuno che animato, però, da tanta passione e da tanta voglia di fare, dimostri (voce del verbo dimostrare – leggere definizione) di avere quanto meno le competenze e le capacità necessarie per aggregare, unire, far lavorare insieme, eliminare i soprusi, eliminare i privilegi, far rispettare le regole (a cittadini, dipendenti, amministratori, consiglieri ecc…), far pagare le tasse a tutti (brutta parola questa!!!) e garantire la sicurezza. Qualcuno che non voglia fare solo una battaglia contro qualcun altro ma che voglia invece combattere a fianco del potenziale avversario. Tutto per il bene di un paese che ormai è allo sbando completo. Come nell’evoluzione della specie umana, anche l’evoluzione dell’ “Homo Sindacus” dovrà passare per lunghi anni di sacrificio a spese di tutti (non solo economiche) e il risultato di questa evoluzione (fra 20-30 anni) dipenderà molto dalla scelta che i cittadini faranno adesso. Che Dio ce la mandi buona….o almeno che ci mandi un buon candidato e una buona lista… finalmente.

  5. Verità sacrosanta nel commento di libero. Chiamiamoli pure guastatori della comunità per professione. Non credo che sarò ascoltato ma ci provo lo stesso. Suggerirei, come sana ricetta per cercare di liberare il Paese da questi soggetti affetti da turbe maniacali, delle soluzioni alternative alla distruzione di quel poco che ci resta del nostro Paese. 1 ) a chi ama perdere le elezioni, di dedicarsi ad uno sport agonistico, riuscirà certamente a perdere anche lì, con chiunque, e senza danneggiare nessuno; 2) a chi è annoiato da un lavoro ripetitivo e frustrante, di dedicarsi al giardinaggio, potendo avere la soddisfazione che non si è inutili e che qualcosa cresce per il fatto di annaffiare e potare 3) a chi deve sentirsi per forza “qualcuno” di comprare un vestito modello “Napoleone Bonaparte” e farsi fotografare in posa da condottiero 4) a chi si agita per andare “contro” di tuffarsi in un fiume, possibilmente gelido, e risalire la corrente. Qualche buon amico di questi strani soggetti, affetti da queste turbe, li invoglino, faranno del bene alla loro malattia e il Comune, la collettività, ringrazierà per la sanificazione sociale ottenuta. Che Dio ci aiuti.

  6. leggendo il titolo dell’articolo: accettiamo le critiche e non tolleriamo insulti” mi sembra di capire che l’italiano non viene interpretato per quello che vuol significare. Dico ciò perchè l’invito di questo articolo ritengo non abbia sortito alcun effetto. Leggendo i commenti di cui sopra continuo a leggere toni offensivi nei confronti di persone ad oggi hanno comunque avuto il coraggio di fare opposizione e non ritengo giusto che venga adoperato il termine “bamboccione” da parte del “signore” che si è denominato arrabbiato che non ha nemmeno il coraggio di identificarsi con le sue vere generalità facendo altresì capire le sue attitudini politiche(poichè il termine bamboccione fu usato da un ministro della repubblica di cui non c’è ne può di sicuro vantare visto le baggianate che diceva), di non usare toni che sicuramente non fanno onore a chi ritiene di esprimere le proprie doglianze andando ad attribbuire appellativi fuori luogo per il contesto di cui ci si vuole occupare. Bene io più che criticare chi almeno ha fatto o tentato di fare opposizione, andrei ad analizzare questi dieci anni di amministrazione, ma non con il sentito dire, visto che qualcuno ha anche voluto sfoggiare la sua preparazione in materia di diritto amministrativo e societario tentando di spiegare come funziona la responsabilità degli amministratori pubblici (cfr. Libero) e come vanno stilati i bilanci dove lui che si ritiene maestro e ciò non credo sa benissimo che i bilanci bisogna saper leggere e non solo per capire quale sia la vera situazione contabile di un ente quale che sia il Comune, la provincia o la Regione e sottolineo la Regione visto che sono state fatte anche delle allusioni regionali. Io credo che il parlare non basti più come anche lo scrivere. Credo che bisogna agire con dei progetti realizzabili con le risorse a disposizione tante o poche che siano. Credo che iniziando con la realizzazione anche di piccoli progetti si possa iniziare a salire la china e non uso il termine risalire poichè non c’è ancora niente per poter parlare di ripartite o altro, bisogna costruire tutto e dare lustro ad un Paese per far si che qualcuno si interessi e inizi ad invistire in progetti per lo sviluppo e la crescita. Perdonatemi se non parlo il politichese, ma bisogna essere chiari, schietti e non nascondere sopratutto la propria identità dietro falsi nomi o altro.