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CARINOLA / ALIFE/ CAIANELLO / PIEDIMONTE MATESE – Scandalo sanità, processo finito per 19 medici

CARINOLA / ALIFE/ CAIANELLO / PIEDIMONTE MATESE –   Scandalo della sanità, il giudice ha deciso sul destino processuale di diversi medici. Per alcun i reati è intervenuta la prescrizione, mentre per altri sono stati attolti. Sono state accolte, quindi, le tesi delle difese – fra cui figurano gli avvocati Dario Mancino – che chiedevano proprio la prescrizione e l’assoluzione dall’accusa di peculato.
L’inchiesta che ha scosso gli ambienti sanitari dell’intera provincia di Caserta parte nel 2009 quando le fiamme gialle perquisirono gli studi e le abitazioni di trentaquattro medici.  Professionisti che, in gran parte, lavorano fra gli ospedali di Piedimonte Matese, Teano e Caserta, prestando, inoltre, attività professionale in forma privata. Quindi, medici che hanno deciso di adottare il sistema di “intramoenia”. Un protocollo secondo cui il medico ospedaliero che decide di lavorare anche presso studi privati dovrebbe versare il 50% del proprio fatturato all’Asl. Il sistema dovrebbe – contemporaneamente – generare parcelle più contenute in favore dei pazienti e maggiori entrate nelle casse delle azienda sanitarie. Secondo l’ipotesi accusatoria, gli indagati non avrebbero versato le quote dovute all’Asl. Finisce il processo per i camici bianchi Antimo Cappello, Luigi Bergamin, Luigi Bifulco, Carlo Capuano, Angelantonio Caso, Fabio Cecconi, Agostino Cirillo, Anna Cristillo, Luigi De Risi, Francesco Della Corte, Giovanni Di Tommaso, Fabrizio Ferraiolo, Giovanni Italiano, Alfonso Marra, Giuseppe Mastrobuono, Guido Pane, Antonino Puorto, Michela Quarantiello, Ignazio Scaravilli

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