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CAIAZZO – Presunta minaccia di morte al sindaco Sgueglia, la consigliera Merola fa chiarezza

CAIAZZO (di Antonio Migliozzi) – In questi giorni è apparsa la notizia di una presunta “minaccia di morte” rivolta al Sindaco Tomamso Sgueglia da parte di un consigliere comunale a termine dell’ultima seduta del consiglio comunale. La stessa consigliere alla quale è stata accreditata una minaccia del genere, avv. Patrizia Merola, ha voluto precisare dal suo canto come si sarebbero svolti i fatti. “La sottoscritta – ha dichiarato la consigliera Patrizia Merola – seppur con molto stupore, appresa la notizia da poche ore diffusa dagli organi di stampa, con il presente comunicato ha ritenuto opportuno fare qualche precisazione a seguito delle inesattezze riscontrate, che rischiano di far apparire una realtà distorta a causa della narrazione di un fatto avvenuto in modo diverso e soprattutto in un contesto distinto. Onestamente è davvero difficile comprendere le ragioni che hanno spinto il gruppo dell’ex minoranza consiliare, a fare addirittura un comunicato stampa per rappresentare la vicinanza al Sindaco Sgueglia; i rapporti familiari che da anni in passato hanno legato le nostre famiglie di origine, sono sicuramente cose distinte e separate e distanti dalle dinamiche della politica e per questo a nessuno può essere consentito di costruire su esse una visibilità politica. Seppur dopo una lunga ed impegnativa seduta di Consiglio comunale scandita da eccezioni preliminari cui sono seguite sospensioni della seduta, eccezioni successive sulla legittimità di ben due delibere propedeutiche al bilancio ed una oculata disamina del DUP, quest’ultimo per più aspetti carente ed inefficace nonché inidoneo agli effettivi bisogni della comunità, mai si sarebbe aspettata che una critica personale rivolta in un contesto assolutamente privato avrebbe potuto riscuotere così tanta pubblicità. A differenza di qualche polemizzatore, mai la scrivente avrebbe dato pubblicità all’accusa rivoltale di ‘sghignazzare’, così come mai avrebbe potuto immaginare di trovarsi costretta a spiegare qualcosa di manifestamente irrilevante e lontana dai pensieri e dalle intenzioni della sottoscritta. La scrivente, infatti, e a seduta conclusa perché ferita per i riferimenti fatti ad un proprio familiare, si è rivolta al dottore Sgueglia, non come Sindaco, ma come uomo, precisando che avrebbe potuto dire qualsiasi cosa tanto per lei non esisteva e non lo avrebbe avuto in alcuna considerazione, poiché lo meriteneva politicamente morto, e che mai più glli avrebbe potuto dare la propria fiducia. A questo punto il dott. Sgueglia gridando ha attirato l’attenzione di qualche presente dicendo ‘Avete sentito mi ha detto uomo morto’. Questo quanto in verità è realmente accaduto!! Purtroppo però, detta esternazione è stata artatamente manipolata ad hoc per scopi politici dalla ex minoranza oggi in maggioranza che non perde occasione per screditare la sottoscritta che a seguito del ribaltone si è rifiutata di divenire il braccio armato contro il gruppo di appartenenza. Spero davvero che quest’ultima delusione proveniente anch’essa dal gruppo politico di Sgueglia possa realmente rappresentare la parentesi finale di un divorzio già concluso che volge il tempo ormai al prossimo appuntamento con il supremo Tribunale Elettorale”.

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