Sessa Aurunca / Sparanise – Ospedale, è Monika la prima nata del 2017. Il personale: “reparti verso il collasso”

Sessa Aurunca / Sparanise  (di Tommasina CASALE)- E’ Monika la prima nata a Sessa Aurunca in questo 2017. Monika pesa 2,790 chili ed è nata con un parto cesareo. La piccola doveva nascere la prossima settimana  ma questa mattina alle sette la mamma è arrivata in ospedale con le contrazioni. Un travaglio non programmato che ha reso necessario intervenire con un cesareo di urgenza. Alle 10,30 il primo vagito del 2017 nella sala operatoria del reparto di ginecologia di Sessa Aurunca. A prendere il parto l’ostetrica Marina Tartaglia con i ginecologi Vittorio Merola e Antimo Di Monaco. La piccola è stata portata al nido dove la pediatra la dottoressa Marina Battaglia e le infermiere Rossana e Lia l’hanno assistita. Ora sta in incubatrice ma già si nota un carattere forte: “appena nata si è attaccata al tubo aspiratore e non voleva lasciarlo”, ha dichiarato l’ostetrica. I genitori della piccola sono di origine Albanese ma da oltre 15 anni vivono in Italia e precisamente a Sparanise, dove il papà Rrapush xhaferri lavora nei campi. Sta bene la mamma Bujana ed è felice di aver dato alla luce la sua seconda genita. La coppia, infatti, ha già una bimba di sette anni, nata sempre all’ospedale sessano, si chiama Habipe a frequenta la seconda elementare a Sparanise.  La piccola Monika inaugura un’altra stagione di parti nel nosocomio sessano. Quest’anno sono nati circa 350 bambini provenienti da tutto il territorio casertano. Un numero consistente nonostante le tante carenze in cui vive l’ospedale. “Nulla  cambiato, il personale è sempre poco, la struttura è sempre fatiscente, ma noi continuiamo a lavorare”, sono le parole del dottore Merola. Anche nell’attiguo reparto pediatria la situazione non è migliore. Sono attualmente ricoverati 11 bambini a fronte di 10 posti letto, un bambino è appoggiato in ginecologia e con tre pronto soccorsi appena arrivati: “Il personale è sempre ridotto all’osso”, ci dice la Pediatra. Ma le carenze endemiche di questo ospedale non ferma il personale medico e paramedico che, con turni massacranti, garantiscono le cure ai tanti fruitori di un ospedale che abbraccia un territorio vastissimo.