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VITULAZIO – L’incredibile storia, 60 famiglie sfrattate dalle loro case. La protesta: non ci sentiamo più italiani. (il video)

IL VIDEO DELLA SFRATTO CON LA VOCE DEI PROTAGONISTI

 

VITULAZIO – Si è consumato questa mattina, a Vitulazio, l’ultimo atto di una storia incredibile che ha visto circa 60 famiglie sfrattate dalle loro case. Tutto è avvenuto in via Dante, alla presenza di uno massiccio schieramento delle forze dell’ordine. Schieramento inutile, considerato che  tutto si è svolto pacificamente. Ma la rabbia fra chi ha perso i risparmi di una vita era palpabile più del forte vento che scuoteva tutto, tranne le coscienze di chi, probabilmente pur applicando la legge, non ha tenuto conto del dramma di persone oneste le cui uniche colpe sembrano essere state quelle di volere una casa per i loro figli. L’anno comprata e pagata. Ma non è bastato.
Certamente la malavita organizzata va combattuta, con decisione. Ma devono essere tutelati anche gli interessi delle persone oneste che senza volerlo entrano, loro malgrado, negli  “affari” della camorra.

La storia:
“Ma noi italiani dobbiamo pagare le tasse, pagare il servizio sanitario, libri, rispettare le leggi, come sgarri vai dentro. Alla fine per fartela breve dobbiamo solo che essere sodomizzati, in barba alla nostra Costituzione Italiana che sancisce dei sacrosanti diritti. Oggi mia figlia è stata cacciata fuori dalla sua abitazione, unitamente al suo consorte e al proprio figlio di due anni e mezzo, in seguito ad un provvedimento di sequestro di 60 immobili, emesso dalla DDA di Napoli nei confronti della Ditta VITA costruzioni di Boscoreale, (accusata di aver ricevuto finanziamenti illeciti provenienti dal narcotraffico), siti in Vitulazio (CE) alla Via Dante nr.49G. Il provvedimento è stato esteso anche ad altre due famiglie residenti nei suddetti immobili con figli in tenera età.
Ma adesso io dico: quale colpa ha mia figlia in tutto questo? cosa c’entriamo noi con questa gente?
Tutto è iniziato nel novembre del 2011, quando mia figlia, come tutte le persone per bene, decide di farsi una famiglia e mettere su casa. Vedono questo immobile, e decidono che quella sarà la casa dei loro sogni.  Contattano il costruttore, decidono il prezzo (95.000,00) redigono un atto preliminare di compravendita presso un’agenzia di Boscopreale (NA) eseguono un bonifico di 45.000,00 (quindi massima tracciabilità) il restante a mutuo, con l’impegno tra le parti che il tutto sarebbe stato consegnato con rogito notarile nel febbraio 2012. Da premettere che l’appartamento, per ragioni di liquidità da parte del costruttore, non veniva ultimato del tutto e, pertanto, il rogito notarile è slittato ulteriormente.  Nel frattempo nel maggio 2012, nonostante l’appartamento non era stato ancora ultimato, decidono, con il benestare del costruttore di arredare la casa e finire altri lavori necessari per rendere la casa abitabile. Tutto ciò sarebbe andato a detrarsi sulla somma finale.
Nell’Agosto 2012 mia figlia prende possesso dell’alloggio, continuano ad abbellire la casa e nel febbraio 2014 la loro casa viene allietata dalla nascita di Daniel.
Il tempo passava e le cose pian paino si andavano sistemando (avevamo preso pure appuntamento con il Notaio Mario Matano di Santa Maria Capua Vetere), quando all’improvviso apprendiamo dai giornali che queste case erano state sottoposte a sequestro preventivo. Non gli hanno notificato niente.  (Nelle indagini non erano state evidenziate la presenza di inquilini che avevano preso possesso degli alloggi). Preoccupati, si rivolgono ad un avvocato penalista Tale Dott. Pietro Romano che ci conferma che le case sono state sequestrate e qui incomincia il calvario.
Sempre nel 2014 fa richiesta al Tribunale del Riesame di Napoli confermano l’operato della magistratura, e rigettando il ricorso, sentenziando che l’atto preliminare di compravendita, sulla base di una sentenza della Corte di Cassazione, non è un atto traslativo della proprietà nonchè al pagamento delle spese di giustizia.  Nel frattempo fa anche ricorso alla Cassazione, ma sembra che pure qui la cosa si è messa male. Maggiori dettagli in merito li fornirà domani l’Avvocato.
Nel Frattempo cercano di mediare con l’Amministratore giudiziario, chiediamo di fare l’atto notarile con la magistratura e versare la rimanenza alla stessa, o quantomeno una prelazione in caso di asta giudiziaria.
Sai che gli hanno proposto? Un affitto di 250,00 euro al mese (a Vitulazio). hanno accettato supinamente l’affitto negoziando l’importo ad una somma più ragionevole, in quanto molte spese le aveva sostenute mia figlia. Nell’incontro successivo con l’Amministratore Giudiziario, (circa 20 giorni fa), a suo dire, il giudice, non ha voluto sentire ragioni e ci ha ordinato lo sfratto entro il 29 di questo mese”.
Questo il racconto di Mimmo Perfetto, ex maresciallo della Guardia di Finanza, per anni ha lavorato in terra di mafia, per servire lo stato, padre di uno degli inquilini sfrattati questa mattina.

IL VIDEO DELLA SFRATTO CON LA VOCE DEI PROTAGONISTI

 

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