GIOIA SANNITICA / PIEDIMONTE MATESE – Appalti truccati, i giudici del riesame demoliscono, in parte, l’impianto accusatorio della Procura della Repubblica. Scarcerati praticamente tutti. Alcuni completamenti liberi, qualche altro ai domiciliari. Dopo la liberazione di Pietra Cappella sarebbero tornati a casa anche Vincenzo Cappello e Luigi Imperadore, quest’ultimo ritenuto dalla Procura la mente dell’organizzazione che otteneva appalti in cambio di mazzette. Imperadore e Raucci costretti ai domiciliari, mentre Cappello con il divieto di dimora in provincia di Caserta. Venti le persone arrestate, di cui sette sono agli arresti domiciliari. Ora di quel castello accusatorio sembra non restare più nulla
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