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CASERTA – Strade rotte e funzionari “Ponzio Pilato”, la precisazione della provincia

CASERTA (di Tommasina Casale) – I tecnici della provincia preposti al controllo ed alla manutenzione della rete stradale provinciale, cercano di replicare alla missiva inviata al Prefetto ed alcuni settore dell’ente. Una missiva dove l’ing. Nicola Di Lillo, il geom. Filomeno Salvatore Saudella ed il geom. Antonio Coppola si sollevano: “da responsabilità a noi ascrivibili ritenendoci esenti nella eventualità di sinistri stradali per incidenti a persone e/o cose e/o danni di qualsiasi natura si fossero verificati o si verificheranno sulle strade assegnate, per la mancanza e/o tardiva esecuzione degli interventi”, come scrivono nelle ultime righe della lettera.
Questi ultimi replicano al nostro articolo: “si leggono alcuni stralci di una lettera trasmessa da funzionari Tecnici del Settore Viabilità della Provincia al Prefetto e ad alcuni Settori dell’Ente. Va precisato che detta missiva non è stata mai trasmessa agli organi di stampa né, tanto meno, alla vostra redazione. Lo spirito della missiva, che eventualmente andava pubblicata per intero, è quello di denunciare le nostre difficoltà/impossibilità di realizzare gli interventi necessari per assicurare almeno le condizioni minime di manutenzione stradale, a causa delle attuali difficoltà di bilancio dell’Ente di Corso Trieste. È doveroso contestare, in quanto contraddittoria, offensiva e senza fondamento, anche se di facile presa sull’ opinione pubblica, l’affermazione riportata che ci definisce come I” Ponzio Pilato della Provincia”, considerato che da decenni di servizio non ci siamo mai sottratti alle nostre responsabilità”. La missiva ci siamo premuniti di pubblicarla per intero, come risulta nella foto, ma ci chiediamo e chiediamo agli interessati: “per sollevarsi da alcune responsabilità per cause non dovute alla loro volontà ma per la mancanza di fondi, non bisognerebbe anche dimettersi dall’incarico che gli è stato affidato dalla provincia?” I tre tecnici si sono messi, come si suol dire, al coperto, ma i cittadini che viaggiano ogni giorno sulle strade provinciali ridotte in condizioni pietose, sono e saranno scoperti? La soluzione chi la deve trovare, il Prefetto? Ci sembra troppo riduttivo. I cittadini vanno sempre salvaguardati, in questo caso la soluzione, anche drastica nel chiudere le strade pericolose, la deve trovare chi ha ruoli per cui viene pagato, grazie ai quegli stessi cittadini che pagano le tasse.
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