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SESSA AURUNCA (di Tommasina Casale) – Con oltre un ora di ritardo, come ci si addice ai grandi, l’onorevole Massimo D’Alema arriva a piazza Castello. Ad accoglierlo il primo cittadino Silvio Sasso che lo ha accompagnato in una breve visita nel salone dei quadri e nel museo civico, anche se ad inizio convegno per il saluto di rito ha messo in evidenza la sua posizione diversa sul referendum. Sia l’ex segretario provinciale di Sel, il professore Gianni Cerchia che l’eurodeputato Massimo Paolucci, hanno rinunciato ad intervenire per lasciare spazio all’ex presidente del consiglio. Ma prima di prendere il microfono, un breve saluto, a nome del comitato sessano del no, del coordinatore del circolo Angelo Vassallo Filippo Ianniello. D’Alema ha introdotto il suo intervento criticando il governo che ha spostato la data del referendum al 4 dicembre: “è la prima volta che una consultazione così importante si tiene a dicembre. La ministra Boschi aveva assicurato che le elezioni si sarebbero tenute ad inizio ottobre, ma che ci aspettavamo da un governo dove il presidente del consiglio ha sempre detto di stare sereni”. Il discorso si è dilungato spiegando le incongruenze della riforma costituzionale entrando nel merito anche dell’aspetto tecnico. Non sono mancate numerose stoccate al premier anche in maniera ironica che ha fatto sorridere ed applaudire i presenti
