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Il consiglio comunale di ieri sera

CELLOLE – Tensione in assise per il segretario comunale. Di Leone chiede lumi ma Barretta beffeggia: faremo un corso accelerato sul regolamento

CELLOLE (Matilde Crolla) – Carlo Della Peruta non è più il segretario comunale di Cellole. Ieri sera, nel corso del consiglio comunale, la maggioranza ha votato per lo scioglimento della convenzione con il Comune di Mignano Montelungo, dove il segretario Della Peruta svolgeva il suo ruolo a ‘scavalco’ con Cellole. Solo il ‘Comitato civico cellolese’ si è opposto. Ma la polemica della minoranza è legata alla metodologia adottata dall’amministrazione. Il Comune di Cellole ha siglato nel 2012 una convenzione tra il sindaco Aldo Izzo e quello di Mignano Montelungo, Antonio Verdone. Dalla convenzione, che ha valore di cinque anni e dunque sarebbe scaduta tra sei mesi, era previsto che Carlo Della Peruta avrebbe svolto il servizio di segreteria comunale tre giorni a Cellole e due a Mignano Montelungo. Il Comune di Cellole pagava il 58 per cento dello stipendio, in quanto Ente capofila. Il sindaco, Angelo Barretta, di comune accordo con la sua maggioranza ha deciso di rescindere la convenzione prima della sua scadenza naturale, essendo nelle sue possibilità di sindaco scegliere un nuovo segretario comunale. La minoranza, nel corso dell’assise che ha visto la presenza di un supplente, nella persona del segretario comunale Vittorio Martino (Della Peruta era in ferie ndr), ha contestato non la scelta di sostituire il segretario, ma la modalità con cui è stato deciso. Dopo la lettura della convenzione da parte del presidente del consiglio comunale, Giovanni Di Meo, la parola è stata presa dal consigliere del ‘Comitato civico cellolese’, Armando Calenzo che ha dichiarato: “A sei mesi dalla scadenza della convenzione e dunque dell’incarico del dottore Carlo Della Peruta ci appare strano questo provvedimento. Non vedo dalla mia posizione la necessità di questo provvedimento così urgente, nonostante sia nelle facoltà del primo cittadino. Cosa si intende per organizzare il servizio, cui si fa riferimento nell’ordine del giorno per spiegare le motivazioni del provvedimento?- incalza Armando Calenzo-. Non è la prima volta che non ci vengono fornite risposte esaustive”. E’ intervenuto poi il capogruppo di minoranza, Guido Di Leone, che ha dichiarato: “Siamo sopresi da questa convocazione così urgente. Non c’è stato dato neppure il tempo di leggere bene tutto e capire. Abbiamo ricevuto la convocazione venerdì e se si considera che sabato e domenica sono festivi, non abbiamo avuto tempo per nulla. E’ vero che ci è stata allegata copia della convenzione, ma questa non basta. Non è scritto nulla di rilevante se non l’atto con cui sono stati presi accordi con il Comune di Mignano. Troviamo un segretario nuovo di cui non sappiamo nulla, vogliamo capire come è stato scelto per presidiare stasera. Ma soprattutto– continua Di Leone- vogliamo capire perché Della Peruta ha subìto questo trattamento. Non ha avuto un preavviso, nulla. E’ vero che era poco presente, ma noi pagavamo il 58 per cento. Adesso pagheremo lo stipendio intero, dunque una spesa aggiuntiva per i cittadini dopo quella dell’aumento degli stipendi degli amministratori di cinquantamila euro all’anno in più rispetto al passato. Soldi che saranno sottratti ai cittadini”. Dopo l’intervento di Di Leone ha preso la parola il sindaco, Angelo Barretta, che ha spiegato: “Quando mi sono insediato ho dovuto riconfermare Della Peruta come atto dovuto, previsto dalla legge perché un sindaco che si insedia ha bisogno di un segretario. Ma il Comune ha problemi di ordinarietà ed il segretario è il responsabile dell’ordinarietà. Dunque, per una maggiore efficienza della macchina amministrativa, mi sono sentito in dovere di pretendere un segretario comunale che sia qui presente tutti i giorni, nulla togliere alla professionalità di Carlo Della Peruta”. Nel corso dell’assise, durante l’intervento del sindaco, si sono verificati dei momenti di tensione tra i consiglieri di minoranza ed il primo cittadino stesso, per un disguido di carattere burocratico. I consiglieri del Comitato chiedevano delucidazioni rispetto alla presenza di un nuovo segretario in quell’assise ed alla fine Barretta ha interrotto il suo intervento e si è passati alla votazione. “Il sindaco domina anche sul presidente del Consiglio”, ha dichiarato a termine dell’assise il consigliere, Rossella Cappabianca, facendo riferimento al primo cittadino che ha in più di un’occasione chiesto il silenzio all’opposizione, compito che di fatto spetta a Giovanni Di Meo. Di Leone, invece, ha voluto capire più da vicino come sia stato nominato provvisoriamente il nuovo segretario. Di fatto il sindaco Barretta raggiunto poi telefonicamente ha dichiarato: “Mi vedrò costretto a fare un corso di regolamento comunale. Voglio spiegare che sciogliendo la convenzione con Mignano da oggi il Comune non ha più un segretario. Dunque, tutti gli aspiranti, iscritti all’elenco dell’Agenzia, hanno dieci giorni di tempo per inviare il loro curriculum. Sarò io a scegliere poi chi nominare perché previsto dalla legge. Stasera (ieri per chi legge ndr)- spiega Barretta– il dottore Vittorio Martino era presente in quanto segretario a scavalco che l’Unione dei Comuni, di cui facciamo parte, ci ha inviato. Dunque, non era necessaria alcuna autorizzazione, nonostante io per mera formalità ho comunque comunicato all’Agenzia la sua presenza stasera in consiglio comunale”.

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