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SESSA AURUNCA – Ospedale ‘San Rocco’, nosocomio di frontiera con carenza di personale al pronto soccorso e all’ortopedia

SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Ospedale ‘San Rocco’, nosocomio di frontiera. In seguito alla chiusura di numerose strutture ospedaliere limitrofe come quella di Capua, o alla conversione come avvenuto per quella di Teano, l’ospedale di locale fornisce assistenza a gran parte del territorio dell’alto casertano. La crescente presenza di utenti su tutto il territorio sessano, con l’arrivo della stagione estiva, rende la situazione ancora più complicata, vista anche la crescente e costante carenza di personale medico, infermieristico e degli operatori socio sanitari. Sull’argomento è intervenuta anche l’associazione ‘Sessa Aurunca 2.0’ che ha sottolineato come “tale carenza interessa purtroppo tutti i reparti, il problema viene alimentato anche dal fatto che negli ultimi anni ci sono stati molti pensionamenti rispetto ai quali non ci sono state nuove assunzioni”. L’associazione sessana sottolinea, inoltre, come paradossale sia la criticità del reparto di Ortopedia “che in pratica osserva un orario particolare 8/16, a causa della mancanza di un numero sufficiente di ortopedici e quindi l’assistenza non può essere garantita 24 ore al giorno. Soprattutto in questo periodo estivo, tale reparto viene letteralmente “invaso” da casi frequenti di traumatologia”. Analoga situazione avviene per il Pronto Soccorso, dove il ruolo di medico d’emergenza spesso viene assolto dai medici dei reparti Medicina e Chirurgia che, molte volte, si trovano a dover fare una vera e propria staffetta tra il reparto ed il Pronto Soccorso. I degenti d’altronde lamentano oltre alla carenza del personale e di conseguenza dell’assistenza, una vera e propria criticità per quanto concerne l’impresa di pulizie. “Ci chiediamo a questo punto perchè una struttura ormai trasformatasi, a causa della chiusura o conversione di altri ospedali, in una vera e propria “boa” di salvataggio per gli utenti dell’alto casertano, non venga opportunamente riqualificata, valorizzata e magari ampliata surrogando altre professionalità e reparti? Perchè l’Ospedale San Rocco è abbandonato a se stesso dagli organi regionali in primis e provinciali in secundis, quando invece potrebbe divenire un fiore all’occhiello per tutto l’alto casertano?”, lamenta l’associazione. “I cittadini vogliono e meritano il San Rocco pulito, riqualificato, ampliato per competenze e professionalità, una struttura degna di tale nome”.

 

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