VAIRANO PATENORA – Comune, Di Nocera “abusivo” in tribunale. Ecco la decisione dei giudici del Tar

VAIRANO PATENORA – Comune, Di Nocera “abusivo” in tribunale. Arriva l’importante decisione dei giudice del Tar della Campania che hanno sposato la tesi dell’avvocato Lello Moreno- Tutto è accaduto lo scorso 15 giugno, quando per la discussione di una causa – innanzi al Tar – si presenta in aula Gaetano Di Nocera per difendere l’ente vairanese. L’avvocato della controparte – Moreno – solleva dubbi sulla presenza dell’avvocato Di Nocera che ricopre anche la carica di dirigente del comune di Vairano Patenora. Ora arriva la decisione sulla questione che conferma i dubbi mossi da Moreno. In sostanza, secondo i giudici del Tar, in quel momento, Di Nocera, era abusivo. La vicenda potrebbe essere solo l’inizio di una serie di problemi più ampi per lo stesso Di Nocera; problematiche che potrebbero anche coinvolgere il sindaco Bartolomeo Cantelmo.
“…. Ritenuto  che non è condivisibile la prospettazione   fatta all’udienza pubblica del 15 giugno 2016 dall’avvocato  Di Nocera, secondo la quale esso difensore sarebbe legittimato in quanto la procura per il presente  ricorso  è  antecedente  al  provvedimento  comunale  che stabilisce  l’incompatibilità,  alla  luce  del  chiaro  tenore  della  citata deliberazione comunale prodotta in giudizio da parte ricorrente con la quale si prende atto, come detto, della situazione di incompatibilità dalla  data  della  determina  sindacale  di  affidamento  dell’incarico dirigenziale  anche  in  altri  settori  amministrativi,  sì  da  risultare  a questo punto preclusa qualsiasi   ulteriore attività   difensiva, indipendentemente dall’epoca di conferimento della stessa; ritenuto  che  tale  circostanza,  determinando  la  mancanza  di legittimazione a compiere e a ricevere atti processuali relativi alle cause  proprie  dell’ente,  comporta  il  totale  venir  meno  dello  ius postulandi (con conseguente nullità di quanto successivamente posto in  essere  nel  presente  giudizio  dall’avv.  Di  Nocera) e  costituisce quindi causa di interruzione del processo in applicazione analogica dell’art. 301 c.p.c., anche perché non parificabile alla rinuncia del singolo mandato (cfr. ordinanze T.A.R. Sicilia, Catania, 6 novembre 2015, n. 2580, T.A.R. Emilia Romagna, Bologna, Sez. I, 2 aprile 2012, n. 235, T.A.R. Cagliari, 12 maggio 2011, n. 482, sentenza Cassazione civile, sez. I, 23 luglio 2008, n. 20361)…..”

Ecco la decisione dei giudici del Tar