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ALIFE – Comunali, strana campagna elettorale: ricordano le “banane” e ignorano l’Antimafia

ALIFE – Le elezioni comunali che il prossimo cinque giugno porteranno al rinnovo del consiglio comunale stanno evidenziando una campagna elettorale “strana”. Sembra quasi come se alcuni candidati avessero ricevuto un colpo in testa. Una brutta botta che ha fatto perdere loro la memoria degli ultimi sette anni di governo locale. Così l’attenzione di molti, in questa campagna elettorale, si concentra sulle gestioni precedenti, soprattutto quelle guidate da Roberto Vitelli, saltando (ignorando) l’amministrazione di Giuseppe Avecone e quella precedente (durata solo due anni per la prematura scomparsa del sindaco Fernando Iannelli). Probabilmente per alcuni candidati al palazzo del popolo alifano, l’amministrazione Avecone è stata talmente evanescente, impalpabile, che non vale nemmeno la pena parlarne. Oppure, ipotizzano altri, quella amministrazione ha combinato tante marachelle che, oggi, ricordarle, imbarazzerebbe i “superstiti” di quel sodalizio politico impegnati nella riconquistata della poltrona. La certezza appare una sola: alcuni candidati preferiscono parlare dello scandalo delle banane (buoni alimentari, maturato sotto la gestione Vitelli, ma senza alcuna rilevanza penale) e ignorare che l’appalto e i lavori per la costruzione del nuovo museo di Alife (maturato sotto l’ultima gestione comunale, quella Avecone) sono finiti sotto la lente dell’Antimafia.  Eppure nello scandalo delle banane, hanno stabilito i giudici, Vitelli non ha avuto alcun ruolo; mentre la vicenda del museo potrebbe trascinare nelle polvere alcune illustri figure. Una differenza sostanziale che dovrebbe far riflettere molto e che invece viene ignorata da tutti in questa campagna elettorale. Ma sì, meglio parlare delle banane che del museo;  meglio parlare delle banane che di La Regina, Archicons e compagnia bella.

Ecco cosa scrive l’Antimafia sui lavori per il nuovo museo di Alife (solo un piccolo passaggio)
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