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La sede del consorzio Sannio Alifano

PIEDIMONTE MATESE – Appalti al Sannio Alifano, l’ombra della camorra. E spunta ancora il nome di Pepe

PIEDIMONTE MATESE – Sugli appalti al Sannio Alifano si allunga l’ombra della camorra. Emerge tutto dall’indagine condotta dai carabinieri, coordinati dall’Antimafia. All’interno dell’ordinanza che alcune settimane fa ha portato in carcere diverse importanti figure e faccendieri. In merito agli appalti del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano con sede in Piedimonte Matese (CE), gli inquirenti scrivono: “In relazione a detti appalti, oltre al coinvolgimento dei predetti LA REGINA Guglielmo, DI GIOVANNI Loredana e SOMMESE Antonio, risulta cointeressato anche BRETTO Antonio – legale rappresentante della “BRETTO OPERE STRADALI S.r.l. “13.  società che si è aggiudicata un lotto dei lavori appaltati dal predetto Consorzio grazie agli illeciti accordi corrottivi intercorsi – mediante l’intercessione di ZAGARIA Alessandro con un commercialista e con PEPE Fabrizio ‘4 – Presidente della Comunità Montana Sannio Alifano nonché Capo Settore AA.GG. presso il Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano”. Insomma, secondo l’ipotesi accusatoria Fabrizio Pepe appare il vero “braccio armato” della politica matesina, capace di essere il collante di interessi politici diversi. Una figura, quella di Pepe, capace di essere, contestualmente, figura determinate all’interno del consiglio comunale di Piedimonte Matese, presidente della comunità Montana del Matese, e dirigente del Sannio Alifano di cui è presidente Pietro Cappella.

Il documento:
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